Il sindaco di Viareggio: «Celebreremo le nozze gay in riva al mare»
Matrimoni e unioni civili celebrati anche in spiaggia a Viareggio (Lucca), se i titolari di stabilimenti balneari si faranno avanti. Il Comune versiliese ha pubblicato sull’albo pretorio l’avviso per la manifestazione di interesse per «l’istituzione di separati uffici di stato civile», rivolto a «proprietari o coloro che possono disporre legittimamente di stabilimenti o strutture con accesso al mare o vista mare, presenti sul litorale, oppure di altre strutture (discoteche, hotel…)». Trenta i giorni di tempo per diventare “Casa Comunale”. «Un regalo che Viareggio ha inteso fare a tutte le coppie che vogliono sposarsi in riva al mare – spiega il sindaco Giorgio Del Ghingaro -. Magari nel bagno del primo bacio o dove è stata fatta la promessa d’amore. So che alcuni locali si stanno già attrezzando, anche con siti dedicati: il tramonto sulla spiaggia di Viareggio o di Torre del Lago, potrebbe essere lo sfondo ideale per la prima unione civile d’Italia. Noi siamo pronti, la città pure».
È corsa al “pacchetto” turismo matrimoniale
Una scelta dell’amministrazione comunale (delibera di giunta del 24 febbraio) per promuovere il turismo legato ai matrimoni e alle unioni civili, che sempre più vede impegnati una larga fetta di imprenditori della ricezione. Unico limite la possibilità di poter riservare al rito spazi e arredi adeguati, con accessi al pubblico, e requisiti di legge di idoneità, agibilità e sicurezza. Il rito si potrà celebrare anche nelle pertinenza dei locali come parchi, giardini e anche nei tratti di arenile, previo ok dell’ufficio demaniale competente. Non saranno poi consentite, in occasione della celebrazione del rito «attività incongruenti o lesive del decoro anche nelle pertinenze tali da disturbare la celebrazione. Il calendario degli eventi sarà gestito dal Comune: potranno essere tenuti non più di due matrimoni al mattino e non più di quattro al pomeriggio/sera, salvo deroghe eccezionalmente concesse dal sindaco».