Banche, Renzi non ha il coraggio di istituire una commissione d’inchiesta

18 Feb 2016 13:49 - di Augusta Cesari

L’annuncio di Matteo Renzi del veto italiano al tetto sui titoli di Stato nelle banche è positivo, ma tardivo e velleitario. Soprattutto, dovrà trarne le coseguenze: ce l’avrà questo coraggio? Dubitiamo. Già, perchè il cambio di passo del premier in Europa è sospetto, oltreché repentino. «Bisogna vincere la nostra sudditanza psicologica verso l’Europa», ha detto. E a chi, come l’ex premier Mario Monti, nell’Aula del Senato lo invita a non “denigrare” Bruxelles e a rispettare le regole di bilancio europee, il prode Matteo risponde: «Non accetto lezioni. L’Italia sta facendo i compiti, l’Europa non ancora». Saranno le solite parole da “miles gloriosus”? Significativo peraltro, lo scontro in Senato tra i due, entrambi premier non eletti, nessuno dei due votato dal Parlamento. Un Monti che per conto dell’establishment europeo che a suo tempo lo volle premier invita Renzi a più miti consigli, con parole niente affatto sobrie; un Renzi che cerca di replicare con i numeri, dicendo che l’Europa non può lamentarsi di lui, è stato bravo nei compiti a casa. «Attacca la Germania sulle banche, in particolare la Deutsche Bank, attacca la Francia sull’esercito europeo che non volle 60 anni fa. Rifiuta, però, di tirare le conseguenze storico-politiche della attuale situazione», gli rimprovera Renato Brunetta in aula e sul suo profilo Fb.

«Sulle banche Renzi vada fino in fondo, se ha coraggio»

L’analisi non fa una grinza. «È in corso lo stesso tipo di “cospirazione” (Draghi) del 2011, ma non la vuol vedere. Anche perché pure Renzi ne è figlio, sia pure discolo. Adesso, Matteo, traine le conseguenze: abbi il coraggio di istituire la Commissione Parlamentare d’Inchiesta da noi proposta sul sistema bancario andando indietro di almeno 10 anni, così da far rientrare proprio tutto, inclusi i fatti oscuri che nel 2011 hanno portato non solo alla più grande e duratura crisi democratica del nostro paese, ma hanno messo il nostro debito sovrano nell’occhio del ciclone della speculazione finanziaria internazionale. Perché anche nel 2011 fu da Deutsche Bank che ebbe origine la tempesta perfetta». Quindi, se le prole di Renzi hanno un senso, dovrà avccettare la sfida. «Se sei forte usa la Commissione d’inchiesta per fare chiarezza, altrimenti il club degli ex premier continuerà a lavorare ai tuoi fianchi per farti fuori. E magari ci riuscirà», conclude Brunetta.  

 

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