Legge elettorale, da Grillo stop alle manovre. «Non c’è più tempo». Ma nel Pd sperano ancora

18 Lug 2014 18:55 - di Alessandra Danieli

«Al tavolo si è ipotizzato un altro appuntamento. Ma al momento si preferisce la ratifica degli attuali punti fin qui negoziati da parte dei nostri iscritti. Saremo pronti a votare la legge elettorale, inclusiva delle preferenze, direttamente in Aula. Ci dispiace per il Pd ma non c’è più tempo». Lo scrive la delegazione dei Cinquestelle  sul blog di Beppe Grillo tagliando ogni speranza alla mediazione.Luigi Di Maio spiegache se Renzi non sarà capace di portare al prossimo tavolo una sintesi della posizione dei suoi alleati di governo e del patto del Nazareno faremo un’altra valutazione. Insomma il cerino è nelle mani del premier che «alla fine – spiegano i pentastellati – non  può tenere dentro tutti, bisogna capire con chi fai le cose migliori». L’obiettivo resta quello di arrivare a una legge con le preferenze e un po’ di norme etiche all’interno. Se poi Forza Italia vuole votarla, tanto meglio, è il ragionamento dei grillini. Si sforza di vedere positivo il democratico Roberto Speranza che parla di passi in avanti. «Noi, fin dall’inizio, siamo sempre stati disponibili al confronto. È la democrazia italiana a uscire rafforzata dal cambio di linea del M5S. Le preferenze? Nella dichiarazione di voto sull’Italicum dissi che restava aperto il discorso del rapporto eletto-elettore. Parlammo di tre ipotesi: le preferenze, le primarie per legge e i collegi. Spero che con il confronto sarà possibile trovare equilibri più avanzati». Che il M5S e il Pd siano totalmente differenti anche nel modo di comunicare è chiaro. «Se fossimo stati a parti invertite – dice  noi gli avremmo detto si o no dal primo incontro. Come abbiamo sempre fatto in questa legislatura (e ci deve essere dato atto). Questi invece prendono tempo, fanno melina, i loro “vedremo”, “vi faremo sapere”, non solo fanno perdere tempo agli italiani, ma disorientano non poco. Ci vuole pazienza, ora dobbiamo andare fino in fondo per migliorare questa pessima legge elettorale», scrive sulla sua pagina Facebook Di Maio, «noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo, inclusi molti passi verso di loro (con il doppio turno di lista) – aggiunge il vicepresidente della Camera – Ora tocca al Pd dimostrare alla prova dei fatti se è solo chiacchiere e distintivo. E lo facciano in fretta, la pazienza degli italiani ha un limite». Comunque nessun altro incontro è previsto in agenda. «Non ho mai detto che il Movimento 5 Stelle vuole incontrare altri partiti se fallisce con il Pd. Noi abbiamo incontrato il Pd in quanto partito di maggioranza relativa (nella maggioranza). Ci basta e ci avanza…», taglia corto Di Maio.

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