De Magistris sta portando Napoli allo sfascio. E pensa di cavarsela ricordando Bassolino…
Gli si è rotto il giocattolo e ora cerca di addossare la colpa agli altri, un po’ come fanno i bambini quando la combinano grossa. De Magistris non sa più come uscirne, la sua immagine di sindaco è offuscata, il fallimento della sua gestione si tocca con mano. E allora tira fuori dal cilindro la polemica con Bassolino, tanto per dire che c’è sempre di peggio. «Se questo è il nuovo che avanza, da cittadino e da sindaco, non posso che essere preoccupato», ha infatti detto De Magistris filosofeggiando su un eventuale ritorno in campo di Bassolino. «Se penso a quello che ha lasciato dopo venti anni di governo con poteri assoluti, penso a un disastro economico e ambientale da cui si è salvato solo con la prescrizione, a un disastro nelle partecipate, a una città sostanzialmente in macerie». Il problema è che anche lui sta portando la città allo sfascio, anche se cerca scappatoie per non ammetterlo. Pronta la replica di Bassolino: «De Magistris ora lasci stare le elezioni e pensi a fare il sindaco. Mi si chiede cosa rispondo a de Magistris. Mah… Nella sua nota modestia dice che si sentirebbe rincuorato se dovesse avermi come competitor alle prossime elezioni e se fossi io il nuovo che avanza. Ma io non mi sono candidato a nulla, non sono il nuovo che avanza perché questo è già ben rappresentato da lui, il sindaco l’ho già fatto, e penso non male, ho scritto un libro e svolgo ora una attività fondamentalmente culturale. De Magistris – conclude Bassolino – ha tutto il diritto e il dovere di ricandidarsi per sottoporsi al giudizio dei cittadini. Ma ora lasci stare le elezioni e pensi a fare il sindaco».