Americani spiati, la Casa Bianca si difende: abbiamo sventato 50 attentati dal 2001

18 Giu 2013 18:24 - di Giovanni Trotta

La Casa Bianca rafforza la tesi da sempre sostenuta sulla sorveglianza, sostenendo che è indispensabile per la sicurezza nazionale. I programmi di sorveglianza elettronica della National security agency (Nsa) sono «trasparenti» perché soggetti a molteplici controlli da parte del Congresso

e dei tribunali federali, ha detto il presidente americano Barack Obama, aggiungendo tuttavia che è necessario trovare un modo per rassicurare i cittadini sul rispetto della loro privacy. «Dobbiamo trovare il modo per dare assicurazioni al pubblico che ci sono controlli e bilanciamenti sull’operato dei servizi segreti e che le loro telefonate non vengono ascoltate, che i loro sms non vengono controllati, che le loro e-mail non vengono lette da qualche grande fratello da qualche parte», ha detto Obama in un’intervista all’emittente tv pubblica Pbs. Nelle sue prime dichiarazioni pubbliche sul Datagate, il presidente ha quindi affermato di aver chiesto ai servizi di intelligence di verificare quali altre informazioni sulla raccolta di dati «possano essere declassificate, senza compromettere ulteriormente i programmi» di cui una parte è stata rivelata dall’ex consulente tecnico della Nsa Edward Snowden. La verifica, ha detto Obama, è già cominciata. Obama ha quindi annunciato di aver dato vita a una commissione per la difesa della privacy e delle libertà civili formata da cittadini indipendenti, per avviare un dialogo nazionale sulla questione. «Li incontrerò, perché intendo creare una struttura e lanciare un dibattito a livello nazionale», anche su una visione più ampia dell’argomento, ha affermato. «Ritengo che il mio lavoro – ha quindi detto il presidente Usa – sia di proteggere il popolo americano, e anche di proteggere lo stile di vita americano, che comprende la nostra privacy». Scende in campo con grandi rivelazioni la Nsa ai suoi massimi livelli: «I programmi di sorveglianza come Prism sono fondamentali per proteggere il nostro Paese e garantire la nostra sicurezza. Si tratta inoltre di programmi limitati, mirati e soggetti a rigorosa vigilanza. Privacy e libertà civili dei cittadini sono garantiti, ha detto infatti Keith Alexander, capo della Nsa davanti alla commissione Intelligence del Congresso Usa. Alexander ha quindi spiegato che i dati sulle registrazioni telefoniche effettuate durante le indagini più delicate per sventare trame terroristiche devono essere distrutte cinque anni dopo la loro acquisizione. Grazie a Prism, il programma di sorveglianza che ha scatenato il datagate, dall’11 settembre 2001 sono stati sventati oltre 50 complotti terroristici contro gli Stati Uniti, ha aggiunto  Alexander, spiegando come i documenti riservati contenenti i dettagli di tutti i complotti sventati saranno consegnati al Congresso. I 50 attentati sventati con i programmi di sorveglianza dei telefoni e del web – ha quindi spiegato il capo della NSA – hanno riguardato più di 20 Paesi e almeno 10 il territorio degli Stati Uniti. Il capo della Nsa ha poi rivelato come tra gli attentati sventati ce ne siano almeno due a New York: uno alla metropolitana e uno a Wall Street, dove si trova il New York Stock Exchange, sede della Borsa. I programmi di sorveglianza dell’intelligence Usa, inoltre – come ha spiegato al Congresso il vicedirettore dell’Fbi, Sean Joyce – hanno contribuito a fermare l’attentato pianificato in Danimarca ai danni del giornale che nel 2006 pubblicò la famosa vignetta di Maometto che scatenò l’ira del mondo islamico.

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