La Russa: «Fratelli d’Italia in 40 giorni ha preso più voti dell’Udc e di Ingroia»
«Vero miracolo di Fratelli d’Italia: in 40 giorni più voti dell’Udc e di Ingroia (con Di Pietro), il 50% dei voti della Lega. Di Fini non ne parliamo…». Questo il commento su Twitter di Ignazio La Russa, fondatore insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto della formazione che, a scrutinio in corso, su 29611 sezioni esaminate su un totale di 61446, registra un dato pari all’1,9. Un risultato letto in controluce alla debacle del “centrino” di Fini e Casini, e della sostanziale sconfitta di Mario Monti, secondo quanto ricostruito da La Russa stesso ai microfoni del Tg3, «l’uomo che ha mancato di parola agli italiani candidandosi alle politiche». Dal canto suo, nella lettura degli esiti elettorali provvisori, Crosetto pone invece l’accento sull’esordio boom di Grillo, abile nel convogliare delusione e stanchezza degli elettori, tradotti in voti. «Sta accadendo quello che si sentiva – ha commentato Crosetto –; il boom di Grillo si spiega con il fatto di essere stato l’alveo in cui si è fermata la rabbia della gente, che è tanta». A proporre una prima analisi dei risultati parziali che si aggiornano di minuto in minuto anche Giampiero Cannella, candidato alla Camera per Fratelli d’Italia, che ha sottolineanto come «la nostra formazione, nata il 22 dicembre, in poco tempo e con scarsi mezzi, è riuscita a porsi all’attenzione degli elettori. È un buon inizio. Noi abbiamo scelto – aggiunge – di fare un partito che offre agli elettori un’opzione diversa, coprendo lo spazio politico che era di Alleanza nazionale. E mi sembra che l’operazione ha funzionato». Un inizio che al di là del dato nazionale provvisorio ha registrato anche exploit degni di nota, come il 2,6% strappato nella rossa Firenze, città di Matteo Renzi, o come il 2,8 ottenuto nel Lazio, e il 4,3 in Campania.