Scontri tra polizia e pro Palestina al Salone del Libro: fermato il tentativo di sfondare i cancelli

11 Mag 2024 18:02 - di Natalia Delfino
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Anche il Salone del Libro finisce nel mirino dei pro Palestina. Circa duecento manifestanti si sono recati in corteo davanti alla manifestazione scandendo slogan sul fatto che “il Salone è pieno di sionisti, è pieno di falsità”. Momenti di tensione e brevi scontri si sono registrati quando i manifestanti hanno tentato di forzare gli ingressi del Salone del Libro e sono stati respinti con gli scudi dalla polizia in assetto antisommossa.

Scontri tra polizia e pro Palestina al Salone del Libro

La manifestazione, organizzata dal coordinamento “Torino per Rafah”, hanno partecipato i collettivi studenteschi, i centri sociali ed esponenti della comunità islamica palestinese. Presenti anche i militanti del centro sociale Askatasuna, che ieri erano alla manifestazione contro gli Stati generali della natalità a Roma, dove si sono registrati scontri. Nel corso della protesta, ai manifestanti si è aggiunto anche Zerocalcare, presente al Salone per un firma copie.

La manifestazione accusata di essere “piena di sionisti” e “falsità”

Il corteo era aperto dallo striscione “All eyes on Rafah. Blocchiamo tutto”. Su altri striscioni si legge: “Stop occupazione, stop genocidio, Torino per gaza” e “Falastin Libera”. “Vogliamo sapere perché la voce della Palestina non può entrare al Salone. Tutto quello che vogliamo è portare i colori della Palestina in ogni evento culturale pubblico che coinvolge la cittadinanza. È inaccettabile che si continui a censurare la nostra voce quando la storia ci chiede di assumerci una responsabilità”, hanno scandito dal megafono i manifestanti, mentre continuavano a tenere il proprio presidio animato da una colonna sonora di Ghali.

I collettivi studenteschi annunciano mobilitazioni all’università

Come di consueto non sono mancate accuse al governo, accusato di essere complice di un “genocidio”, e inviti a boicottare Israele. Gli studenti dei collettivi universitari hanno anche annunciato l’occupazione delle facoltà con una intendata da lunedì prossimo. “Ci uniremo agli studenti nelle altre città italiane e nel mondo in protesta contro l’invio di armi a chi sta massacrando il popolo palestinese”, hanno dichiarato.

Il corteo di Milano si chiude con le tende davanti al Politecnico

A Milano la protesta con le tende è iniziata già oggi: alcuni studenti si sono accampati davanti all’ingresso del Politecnico a conclusione del corteo partito da via Padova, il 30esimo dall’inizio delle mobilitazioni dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Ugualmente anche il corteo di Roma, partito da piazza Vittorio Emanuele II, a Roma, è arrivato in piazzale Aldo Moro davanti all’università La Sapienza, dove alcuni studenti si trovano accampati.

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