Giornata mondiale delle Api, appello dei produttori all’Europa. “Servono aiuti al settore”

20 Mag 2024 11:20 - di Monica Pucci

Dalle api dipende il 35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro per la sola Europa. In occasione della Giornata mondiale dedicata alle Api, il Wwf Italia sollecita “l’urgenza dell’adozione e attuazione da parte del nostro governo di un Piano Nazionale per la conservazione degli impollinatori, previsto dalla Strategia Nazionale Biodiversità 2030”.

Gli apicoltori hanno, infatti, da tempo lanciato l’allarme per la drastica riduzione del numero e della produttività degli alveari. Nel corso degli ultimi anni in Italia, l’Efsa ha registrato perdite di api tra cento e mille volte maggiori di quanto normalmente osservato – avverte il Wwf – Mentre dalla ricerca sulla perdita della biodiversità di impollinatori, condotta dall’Ipbes già nel 2016, risulta che il 40% delle specie di api selvatiche e farfalle risulta essere a rischio.

Api a rischio, il settore chiede sostegno

L’impollinazione è uno dei servizi ecosistemici più importanti forniti dalla natura per il benessere umano e per la nostra economia. Quasi il 90% di tutte le piante selvatiche con fiore dipende dall’impollinazione animale, mentre delle 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell’industria quasi l’80% richiede l’impollinazione da parte di animali, non solo api domestiche e selvatiche, ma anche vespe, farfalle e falene, sirfidi, coleotteri, uccelli, pipistrelli ed altri vertebrati. Considerando anche le sole api selvatiche si tratta di un vero e proprio esercito di oltre 20.000 specie che garantiscono l’impollinazione dei fiori da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale. L’84% delle principali colture per il consumo umano in Europa, tra cui molti tipi di frutta e verdura, richiede l’impollinazione degli insetti per migliorarne la qualità e il rendimento.

La Ue è molto distratta…

L’Unione europea avrebbe quindi buone ragioni per prendersi cura delle api e di altri insetti impollinatori, ma oggi – avverte il Wwf Italia – questo ancora non avviene come dovrebbe, nonostante la Commissione europea abbia adottato dal gennaio 2023 la ‘Revisione dell’iniziativa dell’Ue a favore degli impollinatori'”.

“Gli insetti impollinatori hanno bisogno di ecosistemi liberi da veleni e diversificati, con la presenza di siepi, alberature, fasce tampone con fiori nettariferi, stagni, per alimentarsi e completare il loro ciclo riproduttivo. Per questo è fondamentale eliminare i pesticidi che avvelenano la nostra agricoltura e riportare la Natura all’interno delle aziende agricole – afferma Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del Wwf Italia – Per raggiungere questi obiettivi e non lasciare sulla carta i buoni propositi, gli Stati membri, gli agricoltori, l’industria agroalimentare e i cittadini europei sono richiamati oggi a svolgere un ruolo attivo e assumersi le proprie responsabilità per sostenere la necessaria transizione ecologica della nostra agricoltura”.

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