Ragazza chiede aiuto, l’agente risponde: “La volante non è un taxi”. Viene uccisa poco dopo dall’ex
Come un film horror di serie B, ha chiesto aiuto a una pattuglia della polizia per sfuggire alla furia dell’ex fidanzato, ma la risposta dell’agente è stata raggelante: la volante non è un taxi. Dopo pochi minuti, la giovane donna è stata accoltellata a morte dall’ex compagno.
Un femminicidio che ha lasciato sotto choc la Grecia. I fatti sono avvenuti alla periferia di Atene. La 28enne Kyriaki Griva si era recata nel locale commissariato per denunciare le ennesime minacce ricevute dall’ex compagno.
“La volante non è un taxi”: l’incredibile risposta di un poliziotto greco
Griva aveva chiesto di essere scortata a casa. Al commissariato le hanno detto di chiamare il 100, il numero del call center greco per le emergenze. Gli ultimi drammatici momenti della donna mentre parlava con il call center, pochi secondi prima che il suo ex compagno la attaccasse e uccidesse, sono stati registrati e resi pubblici dal programma Live News di Mega.
“Aiuto, è qui, è venuto qui”, si sente dire da Griva, mentre, poco dopo, si sentono le grida “La sta uccidendo, la sta uccidendo”. Appena otto minuti prima la ragazza aveva chiesto l’invio di una volante che la scortasse a casa. “Una volante della polizia non è un taxi, te la manderò a casa se vuoi”, la riposta dell’operatore, che successivamente si è giustificato dicendo di non essersi reso conto della situazione di pericolo e che ora è stato rimosso dall’incarico.
Disordini davanti al commissariato dove è arrivata la chiamata
Il portavoce del governo greco,Pavlos Marinakis, intervenendo ad un programma televisivo, ha affermato che sono stati commessi degli errori nel comportamento della polizia. “Quello che è successo ad Agioi Anargyros non può essere né scusato né compensato, tutto è andato storto “, ha detto Marinakis, aggiungendo che il fatto va condannato, ma le donne che hanno bisogno di aiuto non devono scoraggiarsi e deve restare la fiducia nelle forze dell’ordine.
Ora quei poliziotti devono essere accusati di complicità con l’omicida e all’ergastolo
Resto del parere che col senno di poi il poliziotto greco ha sbagliato, ma sono altrettanto convinto che se una volante di polizia, in Italia , almeno, in Grecia non ho idea, accompagnasse a casa una ragazza che chiede aiuto, e qualsiasi P.M. di tutto lo Stivale ne fosse informato, i buoni poliziotti si troverebbero invischiati in un processo per almeno un paio di reati ed a scelta del magistrato magari anche di piu’