Tacchi a spillo, seni finti e trucco ai bambini: in Francia arrivano i baby corsi per “drag queen”
Insegnare ai bambini a vestirsi da drag queen, con i tacchi a spillo, i seni finti e il volto truccato. E’ l’ultima iniziativa di un’associazione Lgbt che opera all’interno di un centro culturale e giovanile di Mérignac, vicino Bordeaux, e che ha programmato una serie di attività per le vacanze invernali, in linea con la sua missione “no gender”, sollevando un vespaio di polemiche, ovviamente. Nei corsi per bambini di “drag queen”, rivolto ai giovani dagli 11 ai 15 anni, come ha riportato Le Figaro, “a sfilare sui tacchi, truccati e seni finti, con il look e l’espressione giusta e a esibirsi in una performance drag”.
I bambini di 11 anni ai corsi di “drag queen”
Una drag queen è un uomo che si veste da donna ipersessualizzata, scandalosa, semisvestita e che vive sempre di notte. L’obiettivo dell’associazione Lgbt di sinistra, ovviamente, è politico. “I bambini devono sviluppare una riflessione “sul genere, sui codici, sugli stereotipi e su come giocare con essi”. Finora, a quanto pare, sarebbero sei i ragazzini iscritti ai corsi, ma immediata è scattata la rivolta della sezione Bordeaux Nord Gironde delle associazioni delle famiglie cattoliche (AFC), che hanno lanciato una petizione per chiedere la cancellazione di questo corso e che ha raccolto più di 5.034 firme da quando è stata messa online lunedì. Una petizione indirizzata al sindaco di Mérignac, che Le Figaro riporta: “Che messaggio si vuole trasmettere ai giovani? Pensi che a 11 anni i bambini siano capaci di svilupparsi in piena libertà di coscienza? Questo laboratorio corrisponde ad una richiesta dei genitori, primi educatori dei bambini?”, è scritto.
In Canada il premier di Alberta contro l’ideologia trans
Un’analoga discussione si è aperta anche in Canada dove Danielle Smith, premier conservatore dell’Alberta, ha deciso di opporsi all’ideologia trans. Presto introdurrà una legge esplicitamente pensata per proteggere i bambini. Intende vietare gli interventi chirurgici di riassegnazione del sesso per chi ha meno di 17 anni e vietare gli inibitori della pubertà e le terapie ormonali che possono portare a tali operazioni per chi ha meno di 15 anni – a meno che la transizione ormonale non sia già iniziata. I minori di 15 anni che desiderano cambiare il proprio nome o cognome a scuola dovranno ottenere il consenso dei genitori; i ragazzi più grandi potranno farlo senza il consenso dei genitori, ma questi ultimi dovranno essere informati.