Stanziati i fondi per la tratta Roma-Pescara ma al Pd non sta bene. Siccome si vota, l’Abruzzo doveva essere ignorato

29 Feb 2024 16:12 - di Redazione

Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), presieduto dalla presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, con la presenza del segretario del Cipess, sottosegretario Alessandro Morelli, ha approvato l’assegnazione di 720 milioni di risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la realizzazione dell’intervento ferroviario ‘Potenziamento infrastrutturale direttrice Roma – Pescara’.

Ma il Pd non l’ha presa bene.  “Una vecchia e stantia tecnica della peggiore politica – attacca il senatore dem Michele Fina –  è quella di asfaltare le strade nei pressi delle abitazioni degli elettori a pochi giorni dalle urne. In Abruzzo siamo arrivati a questo punto: dopo cinque anni di nulla il Governo a dieci giorni dal voto stanzia risorse e promette opere. Anzi fa di peggio: dopo aver tagliato fondi per la ferrovia Roma Pescara pari a 1,5 miliardi, stanzia 700 milioni che spettavano comunque all’Abruzzo e pretende dagli abruzzesi anche gli applausi. Non si trovano parole per commentare adeguatamente”.

Invece, a volerle cercare, le parole si trovano. Se infatti il governo avesse ascoltato le lagnanze della sinistra sul Pnrr che non doveva essere toccato e cambiato, la tratta ferroviaria incompatibile coi tempi del Piano, sarebbe rimasta lettera morta, con grave danno dell’Italia e dell’Abruzzo. La cancellazione del progetto era dunque necessaria e ora è stata recuperata perché sono stati trovati altrove i fondi necessari cui il governo ha aggiunto altri 100 milioni.

“Una ferrovia vecchia di 150 anni che da almeno 50 anni si voleva potenziare – ha commentato Marco Marsilio, governatore uscente dell’Abruzzo –  così da ridurre il tempo di percorrenza tra Roma e Pescara da 3 ore a meno di 2 ore. Si prevedono 30 minuti tra Pescara e Sulmona, e 50 minuti tra Roma e Avezzano. Una svolta per le aree interne, soprattutto quelle montane”.

 

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