Selvaggia Lucarelli contro lo spot Esselunga: “E’ patriarcale”. Sylos Labini: “No, esalta la famiglia”
Lo spot di “Esselunga”? Patriarcale, parola di Selvaggia Lucarelli, che come sempre taglia le cose con l’accetta pur di approdare a una tesi politica. Perché? Perché il padre litiga e poi si pacifica con la figlia, in quanto padre-padrone, e non in quanto genitore che manifesta un senso di protezione maggiore della madre, manco fosse un delitto.
Ma sono sfumature che a una influencer come la Lucarelli non interessano, visto che l’obiettivo era demolire lo spot che esalta la famiglia, in quanto forse troppo “di destra”, a prescindere. “Cose che non ho capito: intanto il perché il permesso di andare via passi attraverso il sì del padre, mentre la madre sembra non contare un cazzo tanto più che il padre è uno che aggiusta biciclette di notte da solo in garage mentre piove quindi è chiaramente un sociopatico pericoloso. Non ho poi capito perché cenano al buio… Non ho capito neanche perché il povero fratello maschio è sempre muto…”. Poi altre ironie sulla carota, il karaoke, il papà tirchio. Per arrivare a dirci che lei si è commossa, ma anche un po’schifata. “Ah, ovviamente ho pianto, ma quello è il cane di Pavlov: se hai più di 40 anni e vedi uno spot con la pioggia e una musichetta stracciapalle, è subito gattino bagnato Barilla. Impossibile resistere. Comunque brava Esselunga, ci hai fregati ancora una volta con una cringiata apocalittica, quindi oggi vado alla Coop”. Selvaggia, dunque, è tornata, dopo lo scivolone sulla recensione del ristorante culminata con un suicidio.
La risposta alla Lucarelli sullo spot Esselunga di chi ama la famiglia
Simpatica, ma leggermente faziosa e sicuramente poco allineata alle valutazioni della stragrande maggioranza delle persone che hanno visto lo spot, la signora Lucarelli. Glielo fa notare l’attore e regista Edoardo Sylos Labini, su Fb, pur senza citarla: “Molti spot pubblicitari dagli anni ‘50 in poi hanno dipinto il nostro Paese (ne so qualche cosa.. Antó fa caldo) e la campagna Esselunga, prima la mela poi la carota, sta ridipingendo l’immaginario della famiglia italiana attaccata e distrutta in questi anni in nome di un insensato politicamente corretto. Questo spot mi emoziona e mi stringe il cuore ogni volta per la sua semplicità. Oggi è questa la vera rivoluzione culturale”.