Sardegna, il giorno più nero di Elly Schlein: “Giusto fare il comizio finale senza di me…”
E’ stata una giornata difficile, quella di Elly Schlein in Sardegna. Accanto a lei, una vecchia cariatide, non in senso anagrafico, del “lettismo” piddino, quasi omonimo della premier, Marco Meloni, e già questo… Ma intorno a lei, non esattamente un clima zuccherino: la pensionata che l’ha invitata ad andare a lavorare, nel mercato di Cagliari, ricordandole le sue origini svizzere dal basso della propria pensione di 500 euro, ha trovato la Schlein sorridente per mancanza di argomenti, e forse anche di voti. “Ha ragione, la signora ha ragione…”, s’è sforzata di dire mentre le telecamere mandavano il video imbarazzante che ieri ha fatto il giro del web.
Sardegna, centrodestra compatto, Schlein “nascosta” dalla Todde
Nelle stesse ore, i tre leader del centrodestra, Salvini, Meloni e Tajani, al fianco di Truzzu e con esponenti di partiti locali e l’ex presidente della Regione Solinas sul palco della Fiera di Cagliari, davano una discreta prova di forza e di unità del centrodetstra nel sostegno al candidato in Sardegna per il voto di domani. Elly, intanto, girava a vuoto, fingendo quasi soddisfazione per la clamorosa decisione della candidata del “campo largo”, Alessandra Todde, di chiudere la campagna elettorale senza i leader dell'”esperimento” al sua fianco, né Conte né la Schlei, quasi se ne vergognasse, quasi facessero perdere voti.
Da ridere, la versione data dalla segretaria del Pd, oggi, sul Corriere della Sera, dall’inviata al seguito di Elly. E’ dispiaciuta per la concorrenza a sinistra di Soru, critica Truzzu per non aver fatto professione di antifascismo, ma è contenta di Todde, nonostante la tenga alla larga. “Noi abbiamo scelto la competenza e non l’appartenenza, la candidata l’hanno decisa sul territorio, non noi a Roma… la Sardegna non è un laboratorio di test nazionali, perché alle elezioni si gioca il futuro della regione non il mio o quello dei campi larghi…”. Schlein non si è urtata nemmeno per la decisione di Todde di chiudere la campagna elettorale senza i leader nazionali, anche se qualcuno nel Pd è convinto che dietro questa mossa della candidata ci sia lo zampino di Conte. “Mi sembra una scelta giusta. Del resto, io sono molto rispettosa, noi siamo andati lì per sostenere la campagna elettorale ma la differenza la fanno loro, i sardi, non noi che veniamo dal continente”.
Certo, lei viene dal Continente, non dall’Italia, ma dalla Svizzera…