Sordi sospettato di essere una spia dell’Urss: no, non è un film. L’incredibile vicenda spunta dagli archivi svizzeri

12 Gen 2024 14:35 - di Redazione
Sordi

Alberto Sordi sospettato di essere una spia dell’Urss: no, non è la sceneggiatura di una sua commedia, ma la vicissitudine in cui è incappato l’Albertone nazionale nel 1962, quando gli fu impedito di acquistare un terreno ad Andermatt a causa di uno strisciante sospetto nutrito all’epoca da governo ed esercito svizzero che temevano che da quella proprietà l’attore potesse carpire segreti militari da rivelare ai “nemici”…

Sordi sospettato di essere una spia dell’Urss

Proprio così: incredibile ma vero, su Alberto Sordi si addensò la nube del sospetto svizzero che adombrò il dubbio che l’attore potesse essere una “potenziale spia”, magari al servizio dell’Unione Sovietica. Scaltro e sotto copertura glamour, capace grazie alla sua disinvoltura e fama di carpire segreti e mosse strategiche, l’attore fu guardato con diffidenza. E così, con quella incredibile motivazione, degna della trama di un film, il grande attore dovette rinunciare al suo sogno di prendere casa tra le montagne svizzere agli inizi degli anni ’60.

Il surreale sospetto datato 1962 spunta dagli archivi svizzeri

La storia curiosa, che risale al 1962, è appena venuta alla luce, grazie a una ricerca condotta negli archivi cantonali e federali della Svizzera dal regista Felice Zanoni, che l’ha resa nota su “Urner Wochenblatt“, il giornale del Canton Uri. In quell’anno Sordi si vide, infatti, negare dalle autorità elvetiche la possibilità di acquistare una grande proprietà ad Andermatt, celebre località sciistica nella valle di Orsera, punto di confluenza delle strade che conducono a tre importanti passi alpini: San Gottardo, Furka e Oberalp. Qui l’attore avrebbe voluto costruire una villa per le sue vacanze invernali.

Il no di Berna e niente villa in Svizzera per l’attore

Per l’esercito svizzero e per il governo federale di Berna Alberto Sordi era ritenuto una possibile minaccia alla sicurezza nazionale, stando alla lettura delle carte fatta da Zanoni. Sordi avrebbe voluto acquistare un terreno edificabile ad Andermatt: il Comune e il Canton Uri furono subito d’accordo. Il no arrivò però da Berna. Andermatt all’epoca era anche una importante base militare. E l’esercito fece opposizione all’arrivo del principale interprete della commedia all’italiana. All’uomo e all’artista, protagonista di tante pellicole di straordinario successo come I vitelloni. Il vigile. Un americano a Roma. Il medico della mutua e Il marchese del Grillo.

Sordi e il surreale sospetto: i documenti negli archivi svizzeri

Nei documenti trovati da Zanoni alti ufficiali si rivolsero al Consiglio federale elvetico affermando che l’acquisto, da parte di uno straniero, di un terreno così vicino a infrastrutture militari importanti avrebbe potuto essere una minaccia per la sicurezza nazionale. In ogni straniero all’epoca si vedeva una potenziale spia, ricorda Zanoni.

L’attore fece ricorso contro il no alla casa per le vacanze in Svizzera

Alberto Sordi fece ricorso contro il diniego ma non riuscì a far cambiare idea alle autorità elvetiche. A sostenerlo anche Franz Muheim, allora celebre avvocato e politico del Canton Uri. Muheim ricordò al Consiglio federale che sulla strada del San Gottardo passavano centinaia di turisti stranieri che potevano osservare le installazioni militari di Andermatt. Il Consiglio federale prese però posizione a favore del Dipartimento della difesa. E così niente casa per le vacanze ad Andermatt per l’attore italiano tra i più amati…

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