Si dimette la presidente di Harvard Claudine Gay: la rinuncia dopo le accuse di plagio e antisemitismo
Finita nella bufera per i suoi post accusati di antisemitismo, la presidente di Harvard, Claudine Gay, rassegna le dimissioni. Una rinuncia, la sua, che arriva dopo settimane di polemiche e recriminazioni: tra accuse di antisemitismo rilanciate nelle proteste sul campus. E contestazioni che hanno addebitato alla Gay l’accusa di aver copiato materiale nelle sue pubblicazioni accademiche senza dare alle fonti il dovuto credito. Una ondata di proteste che ha messo in discussione ruolo e immagine della prima donna nera al vertice dell’ateneo più rinomato degli Stati Uniti. Stando a quanto riferiscono fonti informate al Boston Globe, dovrebbe essere il rettore di Harvard, Alan Garber, il presidente ad interim designato.
Usa, si dimette la presidente di Harvard Claudine Gay
Le dimissioni dopo le polemiche di plagio e le accuse di antisemitismo
Ad ufficializzare l’annuncio sarà la Corporation, l’organo di governo dell’università che solo tre settimane fa aveva espresso sostegno per le dichiarazioni di Gay di fronte a una Commissione della Camera. Anche la stessa Gay dovrebbe fare una dichiarazione sulle sue dimissioni. «La retorica antisemita, quando si trasforma in comportamento di bullismo, abuso e intimidazione, è una condotta contro cui prendere azione. E così noi facciamo», aveva detto al Congresso, dopo aver spiegato che sollecitare il «genocidio degli ebrei» viola sì le regole dell’ateneo, «ma dipende dal contesto». Gay è una studiosa di scienze politiche, questioni di genere e razza.