Si dimette la presidente di Harvard Claudine Gay: la rinuncia dopo le accuse di plagio e antisemitismo

2 Gen 2024 21:05 - di Redazione
Harvard

Finita nella bufera per i suoi post accusati di antisemitismo, la presidente di Harvard, Claudine Gay, rassegna le dimissioni. Una rinuncia, la sua, che arriva dopo settimane di polemiche e recriminazioni: tra accuse di antisemitismo rilanciate nelle proteste sul campus. E contestazioni che hanno addebitato alla Gay l’accusa di aver copiato materiale nelle sue pubblicazioni accademiche senza dare alle fonti il dovuto credito. Una ondata di proteste che ha messo in discussione ruolo e immagine della prima donna nera al vertice dell’ateneo più rinomato degli Stati Uniti. Stando a quanto riferiscono fonti informate al Boston Globe, dovrebbe essere il rettore di Harvard, Alan Garber, il presidente ad interim designato.

Usa, si dimette la presidente di Harvard Claudine Gay

Più specificatamente, la presidente dell’università di Harvard Claudine Gay si dimetterà nelle prossime ore in seguito ad accuse di plagio, per il contenuto dei suoi lavori accademici. E dopo le proteste scattate per il suo rifiuto di condannare gli attacchi di Hamas contro Israele il 7 ottobre dello scorso anno. In particolare, per il contenuto di una sua audizione al Congresso sull’antisemitismo lo scorso dicembre, anticipa l’Harvard Crimson, citando una fonte informata. Il suo mandato, prima donna afroamericana alla testa dell’ateneo, è stato il più breve della storia dell’università dell’Ivy League americana: sei mesi e due giorni.

Le dimissioni dopo le polemiche di plagio e le accuse di antisemitismo

Ad ufficializzare l’annuncio sarà la Corporation, l’organo di governo dell’università che solo tre settimane fa aveva espresso sostegno per le dichiarazioni di Gay di fronte a una Commissione della Camera. Anche la stessa Gay dovrebbe fare una dichiarazione sulle sue dimissioni. «La retorica antisemita, quando si trasforma in comportamento di bullismo, abuso e intimidazione, è una condotta contro cui prendere azione. E così noi facciamo», aveva detto al Congresso, dopo aver spiegato che sollecitare il «genocidio degli ebrei» viola sì le regole dell’ateneo, «ma dipende dal contesto». Gay è una studiosa di scienze politiche, questioni di genere e razza.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *