Mazzi fa infuriare la sinistra: “Vogliamo liberare la cultura dalla vostra egemonia” (video)
“Non vogliamo sostituire l’egemonia culturale con un’altra ma liberare la cultura, fare entrare aria fresca. Se questo non vi piace dovete farvene una ragione perché è quello che intendiamo fare”, ha detto il sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi al termine di una sessione di interrogazioni alla commissione Cultura della Camera. Un finale dell’intervento che ha sollevato polemiche da parte di alcuni deputati dell’opposizione.
Mazzi in Commissione Cultura: “Per la sinistra gli unici meritevoli sono quelli di sinistra”
“Quando governa la sinistra le persone meritevoli sono quelle nominate dalla sinistra, quando governa la destra le meritevoli sono sempre quelle di sinistra. Se ti discosti da queste impostazioni allora si parla di occupazione delle istituzioni, fame di poltrone o fine del pluralismo. Non mi risulta – ha detto Mazzi – che quando la sinistra ha governato si sia preoccupata di garantire il pluralismo. Il cerchio asfittico si crea con l’autoritarismo culturale che ha dominato fino all’anno scorso, con l’amichettismo come unico criterio della selezione della classe dirigente”.
Un intervento che ha fatto schiumare rabbia all’opposizione. A cominciare dai deputati M5S in Commissione Cultura Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato. «Con quel “Se non vi sta bene, ve ne dovete fare una ragione”, “il sottosegretario alla cultura Mazzi ha messo nero su bianco tutta l’arroganza e la strafottenza del governo di cui fa parte in risposta ad una interrogazione della deputata Piccolotti sul mancato rinnovo del mandato al Presidente del Centro per il libro e la lettura, Marino Sinibaldi. È incredibile la sfrontatezza con cui si rivolgono al Parlamento e con cui utilizzano le istituzioni per fare propaganda. Mazzi e Sangiuliano abbiano la decenza di chiedere scusa, se ancora hanno un senso i valori del rispetto e del dialogo civile», hano strepitato i grillini.
E la sinistra schiuma rabbia per le parole del sottosegretario
Ancora più rabbiosi i commenti del Partito democratico. «Non abbiamo mai visto un rappresentate del governo rivolgersi al parlamento dicendo “comandiamo noi, fatevene una ragione”, chiederemo al presidente Mollicone, oggi palesemente in imbarazzo e lo ringraziamo per essere intervenuto, e anche al ministro Sangiuliano di richiamare formalmente il sottosegretario Mazzi durante un question time alla Camera accusandoci di “autoritarismo culturale” e “amichettismo nella selezione della classe dirigente” e chiudendo il suo intervento dicendo “comandiamo noi, fatevene una ragione”. Cosi’ una nota dell’intero gruppo del partito democratico della commissione Cultura della Camera dei deputati. “Sono parole molto gravi per un rappresentante del governo che, al pari dei ministri, ha giurato di essere fedele alla Repubblica e di esercitare le funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione», conclude il gruppo Pd.
Ma neanche gli esponenti dem possono negare che, il pluralismo culturale, con la sinistra al potere, in Italia non si è mai visto.