“Appuntamento a Londra” al teatro India di Roma dal 31 gennaio con Lucia Lavia e Luigi Tabita
Un uomo d’affari peruviano riceve la visita di una donna che dice di essere la sorella di un suo vecchio amico. I due iniziano a parlare, ma a poco a poco i colpi di scena si susseguono e l’identità della donna si fa sempre più ambigua, sfuggente, inquietante. Chi è davvero lei? La realtà che racconta sembra intrecciarsi alla fantasia, alle invenzioni mentali, ai desideri. I protagonisti si muovono continuamente, in bilico tra un mondo reale e uno immaginario altrettanto concreto e vissuto con la stessa intensità della vita vera.
“Dopo ‘I racconti della peste’ presentato in prima assoluta l’anno scorso al Teatro Stabile di Catania, sono stato molto contento di poter affrontare la regia di un altro romanzo di Vargas Llosa – dichiara il regista Carlo Sciaccaluga – In questo romanzo l’autore ripropone alcune delle suggestioni a lui più care, combinare l’arte della finzione propria della letteratura e del teatro. Secondo lo scrittore ogni essere umano oscilla tra sogno e delirio, tra affermazione della propria identità e smarrimento.
La verità non è, si crea, esiste solo nella relazione tra un soggetto e l’altro e, per citare Nietzsche, non è altro che un ‘esercito mobile di metafore’. I due protagonisti, si scoprono a vicenda, si determinano a vicenda, donano a sé e all’altro sempre nuove identità. Chi è davvero lei? Cosa è accaduto anni prima tra lei e il suo migliore amico? In Appuntamento a Londra incontriamo la metafisica dell’amore. Ogni amore è, in fondo, una narrazione condivisa: se le storie che ci raccontiamo non coincidono tra loro, però, ecco scaturire la sorgente della guerra. Ma i due protagonisti, attraversando conflitti anche violenti e rivelazioni sconvolgenti, sapranno mettere al di sopra di tutto la volontà di conoscersi. Sullo sfondo, una domanda eterna: siamo chi diciamo di essere, o è solo l’altro, testimoniandoci, a poterci dare un’identità?”.