Roma, nigeriano arrestato per lo stupro a Garbatella. E’ lo stesso che violentò una 19enne ad Anzio

21 Dic 2023 8:54 - di Gabriele Alberti
Stupro Garbatella

La Polizia di Roma ha arrestato un 32enne nigeriano per lo stupro avvenuto alla Garbatella, a Roma il 30 settembre del 2020.  L’arresto è stato eseguito in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip. L’accusa è  di aver commesso il reato  ai danni di una donna sulla quarantina, soccorsa in strada da un’amica prima; e poi da diverse persone che la trovarono in lacrime, a due passi dal luogo dell’aggressione: in via Alessandro Valignano, strada adiacente al commissariato di via Percoto.

Il nigeriano stuprò una 40enne a Garbatella e una 19enna ad Anzio

I fatti – lo ricordiamo- erano avvenuti poco prima di mezzanotte. La donna stava trascorrendo una serata con gli amici in un ristorante della zona quando, ad un certo punto, si è allontanata per andare a prendere qualcosa in auto. Raggiunta la propria vettura ha aperto lo sportello, trovandosi alle spalle un uomo che l’ha prima spinta, quindi aggredita e infine violentata. Preoccupata per il mancato ritorno al ristorante, la sua amica era andata a sincerarsi della situazione. Trovando la vittima in lacrime e in uno stato pietoso. Fu trasportata in ospedale in stato di choc. Partì una caccia all’uomo per individuare il responsabile, attraverso rilievi e testimonianze.

Garbatella e Anzio: lo stesso “modus operandi” del nigeriano

Durante le indagini è emerso che  32enne nigeriano dello stupro alla Garbatella sarebbe lo stesso uomo che ha violentato una 19enne in un casolare ad Anzio il 12 maggio scorso. Gli investigatori della Squadra Mobile di Roma, durante gli accertamenti, hanno riscontrato forti analogie tra i due episodi. Grazie alla collaborazione delle vittime e alle perizie svolte dalla Polizia Scientifica, è stato possibile attribuire entrambi gli episodi all’indagato. L’ ipotesi della serialità era emersa durante le indagini anche in base a un dentikit che la vittima della Garbatella fornì.

Lo stupro di Anzio

Anche nel caso di Anzio la vittima era stata sorpresa alle spalle e trascinata con la forza all’interno di una baracca dove poi era stata consumata la violenza. La ragazza, 19enne, stava tornando a piedi a casa, dopo essere scesa da un bus. Da lì è stata pedinata. Si era incamminata su una strada sterrata per raggiungere la sua abitazione nella zona di Corso Italia. All’improvviso l’agguato: “Mentre camminavo mi guardavo intorno per assicurarmi che non ci fossero pericoli- raccontò- . Ero al telefono con una mia amica» “A un tratto – ha precisato – mi sono sentita prendere da dietro. Mi sono trovata con un braccio, coperto da una felpa di colore nero, che mi stringeva il collo e l’altra mano di un uomo che mi tappava la bocca”. Dopo la violenza, raccogliendo le forze, raggiunse la strada per chiedere aiuto. Soccorsa,  è stata trasportata in ospedale e sono scattate le indagini. Dopo due mesi all’aggressore fu dato un nome e un volto.  Quello del 32enne di nazionalità nigeriana, già autore dello stupro alla Garbatella.

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