Rieccoli: gli eco-esaltati di Ultima Generazione bloccano Via Flaminia con una “marcia lenta”. Rabbia e traffico in tilt

14 Dic 2023 12:22 - di Giulia Melodia
Ultima Generazione

Rieccoli: ormai più che il terrore ambientalista gli eco-esaltati di Ultima Generazione generano insofferenza e rabbia nei cittadini, a cui rendono impossibile andare a lavoro o anche semplicemente deambulare senza incappare in uno dei loro blocchi stradali e blitz vandalici. Condivideranno sicuramente i romani che questa mattina sono rovinosamente inciampati nell’ultimo raid punitivo messo in piedi dai 15 attivisti aderenti alla campagna Fondo riparazione, promossa da Ultima Generazione. I quali, per l’occasione, hanno pensato bene di bloccare un’arteria importante della capitale come Via Flaminia nuova, all’altezza di Saxa Rubra, congestionando il traffico fino al cuore della città eterna, per l’ennesima volta in pochi giorni messa a dura prova dall’ennesima incursione.

Gli eco-esaltati di Ultima Generazione bloccano Via Flaminia con una “marcia lenta”

Già, perché come annunciano trionfalmente in una nota vergata dagli stessi eco-gretini riuniti sotto l’ombrello di Ultima Generazione, il blocco di stamattina a Roma è stato battezzato come “Marcia lenta”. E come spiegano gli apocalittici contestatori, «consiste nel camminare lentamente insieme per permettere a cittadini comuni a riprendersi la strada come spazio politico piuttosto che esclusivamente ad uso automobilistico». Peccato che presidiando le strade e impedendo il regolare scorrimento di auto e mezzi pubblici, più che restituire gli spazi ai malcapitati romani, hanno impedito loro di andare a lavorare o di raggiungere i luoghi verso cui erano diretti, con relativo traffico in tilt e ulteriore stress aggiunto. Come se non bastasse quello che i romani vivono quotidianamente in una città caotica e allo stremo…

Stress, insofferenza, e traffico in tilt

Uno stress e una indignazione, quelli ingenerati anche oggi nei cittadini travolti in una modalità contestataria che gli si rivolge sempre più contro, esasperati con slogan e striscioni che invitavano a «suonare il clacson se vuoi un Fondo Riparazione». E che promettevano seraficamente: «Piano piano cambiamo». Così, con buona pace di pedoni e automobilisti e traffico in tilt, la “marcia lenta” si è protratta fino all’altezza dell’uscita di Via Grottarossa per oltre 50 minuti di caos, prima che intervenissero le forze dell’ordine che. come da protocollo, hanno fermato i 15 scalmanati alle prese con una performances stressantemente “placida” e una marcia di protesta snervantemente “flemmatica”. Ma solo nell’andatura.

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