Migranti, bordata del ministro albanese all’opposizione che ha bloccato l’intesa con Roma: è contraria senza sapere a cosa
«È nel diritto della Corte costituzionale albanese» aver sospeso l’accordo sui migranti con l’Italia dal momento che la Costituzione della Repubblica d’Albania prevede che la «Corte esamini un accordo internazionale prima della sua ratifica». E «il governo rispetta l’operato della giustizia». Quindi «lasciamo che svolga il suo lavoro e attendiamo la decisione finale». Non si mostra minimamente preoccupato il ministro albanese per l’Europa e gli Affari Esteri, Igli Hasani, che alla vigilia della visita a Tirana del titolare della Farnesina, Antonio Tajani – che non esita a definire «un ministro amico di un Paese amico, che come tale sarà sempre accolto in Albania» – commenta con l’Adnkronos la temporanea battuta d’arresto sull’accordo Italia-Albania siglato per la regolamentazione dei flussi di migranti. Una delle iniziative con cui il governo Meloni sta affrontando operativamente criticità e asperità legate a una crisi gestionale del dramma migratorio, endemica da tempo.
Migranti, il ministro degli Esteri albanese disintegra l’opposizione che con il ricorso ha bloccato l’accordo Roma-Tirana
Così, in un’intervista all’agenzia di stampa il ministro albanese Hasani, tornando sulla decisione presa lo scorso 13 dicembre dalla Corte Costituzionale albanese – che ha sospeso la ratifica dell’intesa tra i governi Meloni e Rama dopo il ricorso presentato dal Partito Democratico albanese, che è all’opposizione – lascia quasi intendere una pacata accettazione del ricorso presentato dall’opposizione. E, nel frattempo, dimostra calma operosa e cauto ottimismo in attesa che la Corte si pronunci il prossimo 18 gennaio. Come noto, infatti, lo scorso 13 dicembre la Corte Costituzionale ha sospeso la ratifica dell’intesa tra i governi Meloni e Rama, dopo il ricorso presentato dal Partito Democratico albanese, che è all’opposizione. Opposizione che, fedele al ruolo parlamentare, e proprio come gli omologhi italiani, ha sonoramente polemizzato sul provvedimento.
«L’Italia è stata sempre la prima sostenitrice e il più grande aiuto per il nostro Paese»
Non solo. Non paga di aver criticato l’accordo, l’opposizione albanese non si è limitata al ruolo di “bastian contrario” rispetto alla proposta governativa. Pertanto, nel dare fiato alle trombe e annunciare con rombo di tamburi la mobilitazione, ha sentenziato sull’intesa negandone gli evidenti risvolti pragmatici e giudicandola grossolanamente come una possibile contropartita di un eventuale sostegno italiano all’ingresso dell’Albania in Europa. Accuse che Hasani respinge con fermezza. Argomentando: «Il sostegno italiano all’Albania non è iniziato per un accordo – spiega il ministro di Tirana puntualizzando sulla vexata quaestio –. L’Italia è stata sempre la prima sostenitrice e il più grande aiuto per il nostro Paese. Pertanto, ogni allusione riguardo a favori per qualsiasi accordo tra i nostri due governi e Paesi amici sarebbe inappropriato. Oltre che un insulto alla storia dell’Italia e dell’Albania».
Migranti, Hasani: una «sfida cruciale che trascende i confini nazionali»
Peraltro, guardando l’intera questione da un’angolazione non strumentalizzata dalle controversie interne, Hasani in riferimento alla questione della gestione dei flussi di migranti parla di «sfida cruciale che trascende i confini nazionali» che la migrazione rappresenta per l’Ue. E che, precisa, «non può essere risolta solo attraverso azioni nazionali». Ma esclusivamente «con un approccio determinato e collettivo in uno spirito europeo, basato sulla cooperazione pragmatica». Di più. Hasani sottolinea che «l’Albania si è impegnata ad affrontare le sfide comuni migratorie e di sicurezza lungo la rotta balcanica», sebbene non abbia un peso «significativo» nell’aumento del numero degli attraversamenti illegali lungo questa rotta. E rivendicando al suo Paese il ruolo di «solido partner nell’adempimento degli sforzi congiunti Ue-Balcani Occidentali per affrontare questa sfida. Incluso il piano d’azione per la migrazione della Commissione Europea per i Balcani Occidentali».
La stoccata al Partito Democratico albanese: l’opposizione? «È contraria a tutto, senza sapere nemmeno a cosa si oppone»
Un’analisi lucida e pregnante, quella del ministro, che nella sua disanima non manca poi di assestare una stoccata in punta di fioretto sulle resistenze in Albania contro l’accordo con l’Italia da parte montate dall’opposizione che, dichiara Hasani, «reagisce negativamente a qualsiasi decisione, senza approfondire o argomentare le sue opinioni. È contraria a tutto, senza sapere nemmeno a cosa si oppone». nella fattispecie, a un’intesa che – ribadisce il ministro – è un accordo «reciproco fra Paesi che si sono sempre aiutati l’uno con l’altro. Per noi è sempre un onore dare una mano quando l’Italia ce lo chiede e sarà sempre un privilegio essere un amico speciale dell’Italia e un Paese fratello e alleato». Un legame storico che l’ultima intesa rilancia e consolida, che Hasani ribadisce ancora una volta nel finale dell’intervista.
Non solo migranti, Hasani sull’omologo italiano: «Tajani è un ministro amico, di un Paese amico»
Quando il titolare del dicastero degli Esteri conclude sottolineando anche: «Il leader di Forza Italia è un ministro amico, di un Paese amico. E come tale sarà sempre accolto in Albania. Le visite reciproche, in ogni occasione, confermano l’eccellente stato delle relazioni tra Roma e Tirana». Con buona pace di un’opposizione pervicacemente impegnata a rinnegare e smentire.