Metsola promette nuovi aiuti all’Italia sui migranti. “Salvini? Sono in Italia per unire…”
La presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, allontana le polemiche su presunti attriti con Matteo Salvini e spaccature nel governo Meloni sui suoi incontri italiani e va al sodo, nell’intervista al Corriere della Sera. “L’errore fatto nelle passate campagne elettorali sull’immigrazione è che non ne abbiamo veramente mai discusso, perché facendolo temevamo di perdere quel centro europeo che è così fragile. La mia risposta a ogni populismo, a quelli che dicono non deve entrare nessuno e a quelli che dicono facciamo entrare tutti, è una legge completa ed equilibrata nel definire ciò di cui la nostra società ha bisogno e stabilire il principio che nessuno dev’essere lasciato da solo”. Metsola, in missione nel sud Italia, attraverso Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, si dichiara “molto felice di visitare un’area dell’Italia che ha bisogno di molto sostegno e a cui non è stata data abbastanza attenzione. L’Unione Europea non è solo o tanto le sue istituzioni, ma è la sua gente, con bisogni, problemi e aspirazioni”.
Metsola e i migranti: “L’Italia non va lasciata sola”
“Dal punto di vista del Parlamento Europeo – afferma la Metsola – siamo molto soddisfatti di essere riusciti a sbloccare uno stallo che durava da anni. Già questa settimana avremo il trilogo con Commissione e Consiglio sugli strumenti legislativi del nuovo Patto sull’immigrazione che vertono su asilo, sicurezza e solidarietà. Il fatto che ci sia una maggioranza in Consiglio che auspicabilmente porterà a un accordo è la risposta a quei cittadini europei che nelle elezioni del 2019, compresi quelli italiani, misero le migrazioni in cima alle loro preoccupazioni. Per loro il problema non poteva essere risolto a livello nazionale ma europeo. Abbiamo un pacchetto, forse non perfetto ma che sicuramente segna un decisivo miglioramento rispetto al sistema attuale che semplicemente non funziona”.
Soffermandosi sull’Italia, la presidente dell’Europarlamento l’annovera fra i Paesi che “sono stati abbandonati e che sono stati anche esonerati da responsabilità. E non è questo di cui abbiamo bisogno dall’Europa, che deve lavorare in solidarietà ma assicurando la piena sicurezza delle sue frontiere. Voglio concludere dicendo che il fine ultimo di ogni politica migratoria è di salvare vite umane e prevenire la morte delle persone”.
L’accordo tra Italia e Albania? “Può essere utile alla causa”
Riguardo l’accordo fra Italia e Albania per l’apertura di due centri sul territorio albanese dove verrebbero portati e trattenuti fino a 30 mila rifugiati l’anno, in attesa del completamento delle procedure di asilo, la Metsola dichiara che “se possiamo trovare soluzioni che comprendono il completamento delle richieste di asilo fuori dai confini dell’Ue, dobbiamo prenderle in considerazione. È in linea con quanto dicono le organizzazioni internazionali per alleviare la pressione migratoria sui Paesi europei del Sud del Mediterraneo. Saremo in grado di valutare questo accordo quando verrà implementato. La Commissaria europea ha detto che si tratta di una intesa fuori dalle competenze dell’Ue. Per noi Parlamento è importante che le norme europee sul rispetto dei diritti umani vengano rispettate e saremo vigili al riguardo”.
Il messaggio a Salvini: “Vengo qui per unire”
“Io mi preoccupo di portare quanta più gente possibile al voto. Continueremo a lavorare con le forze pro europee anche nel prossimo Parlamento, sarà più difficile ma tanto più importante”, dice la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, in visita nel sud d’Italia, rispondendo sull’ipotesi di un’alleanza tra i popolari e conservatori dopo le elezioni di giugno. Su questo tema, risponde alle parole del leader della Lega Matteo Salvini, da cui non ritiene di essere stata criticata: “Ho ottimi rapporti con tutti gli europarlamentari italiani, di tutti gli schieramenti politici”.
“Ho grande rispetto per il lavoro che svolgono – spiega Metsola – possiamo non essere sempre d’accordo su tutto, ma questo rispetto per me è sacrosanto. Perché sono stati eletti dai cittadini italiani. Vengo in Italia con il messaggio di unire le persone, di avvicinare l’Europa ai cittadini, che è quello che tutti vogliamo. Sono qui per ascoltare, perché capisco le frustrazioni dei cittadini in alcuni dei nostri processi decisionali, voglio essere onesta su dove abbiamo fatto bene e dove possiamo fare meglio, e soprattutto voglio aiutare a trovare soluzioni costruttive”.