Il pargolo fa cortei non autorizzati, la madre si lamenta con Mattarella: li hanno caricati, ora ha uno zigomo gonfio

31 Dic 2023 16:35 - di Redazione

Lo scorso 22 dicembre c’è stato un corteo non autorizzato di studenti medi davanti al Parlamento. Gli studenti, al grido di “Bruciamo tutto”, pretendevano di scorrazzare liberamente e hanno provato a sfondare il cordone della polizia, che li ha caricati. Poi li ha lasciati andare fino al ministero dell’Istruzione. I manifestanti gridavano slogan offensivi e truculenti contro la polizia e contro i fascisti tra cui uno tristemente noto: “Uccidere un fascista non è reato”. Insomma non proprio un innocuo sit in.

Ebbene una delle madri di questi pargoli che imitano il lugubre copione degli anni Settanta che fa? Fa una lettera al capo dello Stato per lamentarsi della “repressione violenta” della polizia. ”Lo scorso venerdì 22 dicembre, quando mio figlio 17enne era alla manifestazione studentesca a Montecitorio e purtroppo è stato tra le vittime delle manganellate della polizia”, ho provato ”angoscia e il terrore”. Scrive proprio così Valentina Cavalletti, madre del povero pargolo terrorizzato che con gli altri ha provato a sfondare il cordone della polizia a protezione del Parlamento.

Al capo dello Stato la madre dello studente – che ora ha uno “zigomo gonfio” -chiede ”di farsi garante che queste azioni violente da parte delle forze dell’ordine non accadano mai più, anche per non alzare il livello della tensione e polarizzare le posizioni”.

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