Il capo dei vescovi tedeschi: “Sconcertato dall’equidistanza di Papa Francesco su Gaza e Ucraina”
Il numero uno dei vescovi tedeschi, Georg Bätzing, ha apertamete criticato la posizione di papa Francesco sulla guerra in Ucraina e sulla guerra a Gaza, ritenendola non sufficientemente chiara. “Sì, quest’arte dell’equidistanza a volte sconcerta anche me”, ha affermato Baetzing in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano “Sueddeutsche Zeitung”.
Bätzing, presidente dei vescovi tedeschi: “Perché Bergoglio non fa distinzioni tra aggressori e aggrediti?
Il presidente della Conferenza episcopale tedesca si è detto consapevole del fatto che il Vaticano vuole mantenere aperti tutti i canali di dialogo, ma – ha aggiunto – ci sono situazioni in cui tale moderazione non è opportuna. “Quando penso all’Ucraina e al 7 ottobre, penso che le critiche al Santo Padre siano giustificate: non parla con sufficiente chiarezza di chi fosse l’aggressore e di dove risiedano le cause di queste atroci sofferenze”, ha affermato con riferimento al terribile attacco in Israele.
“Kirill è un guerrafondaio”
In generale, le religioni possono sia contribuire alla pace che alimentare i conflitti, ha ammesso Bätzing. “Può essere entrambe le cose. Questa ambivalenza è lì. Il Patriarca di Mosca, ad esempio, è un “guerrafondaio”, ha aggiunto il vescovo: “Il modo in cui sostiene la guerra di aggressione contro l’Ucraina con un’ideologia carica di teologia ha tratti blasfemi”. D’altro canto, i confini potrebbero essere superati se l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam liberassero le loro forze migliori. “Perché siamo, come confessano tutte queste religioni, creature dell’unico Dio. Sono quindi sempre grato a Papa Francesco che nelle sue lettere si rivolge a tutte le persone di buona volontà, cioè si rivolge consapevolmente a persone di ogni fede”.
“Scioccato dal crescente sentimento antisemita anche in Germania”
Bätzing è anche rimasto scioccato dall’elevato numero di attacchi antisemiti dopo l’attacco di Hamas a Israele. “Non c’è stato alcun movimento di massa di solidarietà con Israele; è invece emerso un aperto antisemitismo. Non solo in alcune parti della comunità musulmana, ma anche in altre parti della società tedesca”. Bätzing ha aggiunto di essere preoccupato anche per il crescente sentimento anti-musulmano.
Nessuno sconcerto, tutto già noto.
Caro prete tedesco, ma cosa ti vuoi aspettare da quello lì che tra poco trasforma il vaticano in una moschea?