Fazio fuori controllo: “Meloni come Fidel Castro”. A “Che Tempo che fa” plotone contro la premier

18 Dic 2023 10:47 - di Alberto Consoli
Fazio Meloni

Il successo di Atreju ha fatto impazzire la sinistra e le ripercussioni si sono subito avvertite nel salotto di Fabio Fazio. Il dopo-Atreju a “Che tempo che fa” si  trasforma in un plotone d’esecuzione contro la presidente del Consiglio e il governo. Ospiti – nella sezione politica-  l’editorialista di Repubblica Massimo Giannini, la vicedirettrice del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini; l’inviato di Avvenire Nello Scavo; Concita De Gregorio, Michele Serra. Si parte con la difesa a spada tratta di Roberto Saviano. Giannini sbotta per le parole che Meloni ha dedicato allo scrittore di Gomorra, parlando della riqualificazione di Caivano da parte del governo.

Fa Fazio, difesa a oltranza di Saviano contro la Meloni

La premier ha sottolineato che nel comune del Napoletano ci sono “storie da raccontare che nessuno scrittore racconta: forse perché i camorristi fanno vendere molto di più, ci si fanno le serie televisive, regalano celebrità, ricchezza e magari un pulpito da New York da cui dare lezioni di legalità agli italiani. sempre si intende a pagamento”. “Dimmi chi ti attacca e ti dirò chi sei”, aveva risposto stizzito sui social Saviano. Parte quindi la difesa ad oltranza sul Nove da parte di  Giannini e dello stesso Fazio, da sempre suo “tutore” in tv. Il primo tuona: “Ma vi rendete conto della gravità dell’ennesimo attacco a Roberto Saviano, che è un intellettuale responsabile solo di avere criticato le politiche migratorie di questo governo?”.  Dimentica il “bastarda” l’editorialista e i toni inaccettabili delle critiche dello scrittore.

Fazio irride Meloni: “Ottanta minuti di discorso ad Atreju…”

E’ Fabio Fazio, poi, a mettere il carico da undici contro Meloni.  “Ottanta minuti di discorso ad Atreju, questa Meloni come Fidel Castro”. Un’ossessione. Non va giù il discorso della Meloni, soprattutto per i tempi, a quanto pare, già nel mirino della Schlein: “Settanta minuti”… (mettetevi d’accordo sui numeri…) Già, la premier aveva molte cose da dire, contrariamente alla segretaria Pd, a cui si è aggiunto il codazzo dell’Usigrai contro Rainews. Il paragone azzardato con i lunghi discorsi di Fidel Castro detta i ritmi anche degli altri ospiti: la Sarzanini parla di “toni aggressivi” da parte della Meloni. Sembra il teatro dell’Assurdo. Concita  De Gregorio per screditare Meloni e il suo governo parla di vera e propria “occupazione Rai”. Poi arriva a blandire Chiara Ferragni attaccata dalla premier per i pandori griffati della Balocco. Dopo essere stata multata dall’Antitrust per un milione di euro per pratica commerciale scorretta, ora l’influencer è nel mirino del Codacons. Che annuncia per lunedì la presentazione di un esposto a ben 104 procure di tutta Italia; affinché venga aperta un’indagine penale «per truffa aggravata a seguito della sanzione inflitta dall’Antitrust». Il marito Fedez l’ha prontamente difesa.

Concita De Gregorio difende Chiara Ferragni da Fazio

“Non bisogna puntare il dito contro i cittadini – tuona la De Gregorio – quei cittadini che non rappresentano il potere come nel caso dei parlamentari che godono dell’immunità. Chi viene colpito dovrà sostenere anche spese legali, le istituzioni non devono indicare il nemico di turno”. Insomma, se la siistra intellettuale si preoccupa pure di difendere gli influencer e  delle spese che devono sostenere dopo le stangate dell’Antitrust, vuol dire che sono alla frutta. Ha ragione Fiorello: “E’ Chiara Ferragni la leader dell’opposizione”. Atreju li ha fatti impazzire tutti. Chissà per nquanto tempo ancora si vedranno i “postumi” del successo della kermesse nei commenti “sinistri”.

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