Appalti a fratello, cognata e due nipoti: indagato Totò Martello, ex sindaco rosso di Lampedusa

29 Dic 2023 12:42 - di Giovanni Pasero
Totò Martello

Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione, concussione, peculato e abuso d’ufficio. Sono questi i reati ipotizzati a vario titolo a carico di 26 persone a Lampedusa nel contesto di un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Agrigento, che ha visto adesso la notifica di altrettanti avvisi di conclusione delle indagini nei confronti di dipendenti comunali, imprenditori e anche ex amministratori della maggiore delle Pelagie. Sotto inchiesta è finito infatti, tra gli altri, l’ex primo cittadino Salvatore Totò Martello, per anni storico sindaco rosso di Lampedusa, paladino della sinistra immigrazionista. Insieme a lui è indagato il suo ex vicesindaco Salvatore Prestipino e due dirigenti comunali.

Il sindaco Pd di Lampedusa accusato di aver dato un appalto al fratello, due nipoti e la cognata

Le vicende contestate si sarebbero svolte tra il 2019 e il 2021: al centro dell’inchiesta l’appalto dei lavori di manutenzione della rete fognaria dell’isola. In questo contesto, tra le altre cose, sarebbero stati affidati lavori in subappalto a imprese riconducibili al fratello, due nipoti, la cognata e la moglie di un nipote. dell’ex primo cittadino nonostante i lavori fossero stati affidati ad una ditta di Messina.

Al centro dell’inchiesta l’appalto per i lavori di manutenzione della rete fognaria della maggiore delle isole Pelagie e delle stazioni di sollevamento. Due anni fa vennero sequestrati, dai carabinieri di Agrigento, nel Comune atti su appalti e concessioni. Per anni il presenzialismo di Martello e la sua politica dell’accoglienza era diventata un mantra nei talk show televisivi.  In particolare quando attaccava esponenti del centrodestra. Più volte le sue polemiche con Salvini erano finite sui giornali.

Totò Martello attacca la procura di Agrigento: “Ha preso un abbaglio”

“La procura agrigentina mi pare abbia preso un abbaglio”, si difende parlando con l’Ansa l’ex sindaco delle Pelagie Totò Martello. “Sostiene che io abbia affidato lavori a miei parenti quando il compito del sindaco non è fare gare e dare affidamenti ma dare l’indirizzo politico. Le determine le fanno i dirigenti. Si parla di determine di 1000 euro o 500 euro che sono sempre dirigenziali. Dimostrerò nelle sedi opportune qual è l’abbaglio che ha preso la procura nei miei confronti e della mia famiglia. I miei familiari non hanno mai avuto rapporti con l’amministrazione di Lampedusa”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • federico barbarossa 30 Dicembre 2023

    un’altro SoumaORO??? VERGOGNATEVI

  • Adelio Bevagna 29 Dicembre 2023

    comunista puro. compagno tu lavori io magno.