“Usate buonsenso o precetto”. Salvini scrive ai sindacati per scongiurare il nuovo sciopero di lunedì

23 Nov 2023 12:59 - di Federica Argento
Sciopero Salvini

Sciopero dei Trasporti lunedì 27 novembre, nuovo scontro all’orizzonte. Lo sciopero di 24 ore proclamato dall’Unione sindacale di base a livello nazionale innesca subito un botta e risposta serrato con  il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dal quale è già partita la lettera: in assenza di una soluzione positiva si procederà alla convocazione.

Ennesimo sciopero, Salvini. “Se usano il buonsenso non intervengo”

Da parte del ministro e vicepremier Matteo Salvini giungono parole chiare, in linea con quanto detto in occasione delle sciopero dello scorso venerdì 17 novembre: “Non accetto 24 ore di blocco del trasporto pubblico perché sarebbe il caos. Se applicano il buonsenso non intervengo. Ma se pensano di fermare tutta Italia per 24 ore non glielo permetterò e farò tutto quello che la legge mi premette di fare’‘. Compresa la precettazione. Il ministro ha parlato a margine di un convegno. Al giornalista che gli chiede se si potrebbe arrivare anche alla precettazione, come accaduto per il 17 novembre, il ministro ha fatto un segno di assenso.

Sciopero dei Trasporti, di nuovo scontro. Usb: “Confermiamo”

Si profila all’orizzonte un nuovo braccio di ferro tra governo e sindacati sugli scioperi generali nel trasporto pubblico locale. Questa volta tocca ai sindacati di base, Usb lavoro privato, Orsa, Sgb,Cobas, Adl, Sgb e Cub trasporti. All’invito del ministero dei Trasporti di usare “buonsenso” per non rendere una giornata d’inferno agli utenti sei servizi pubblici l‘Usb ha risposto con arroganza. L’invito a “desistere” da un blocco di 24 ore annunciato per lunedì prossimo, 27 novembre – che sembra preludere ad una precettazione per portare a 4 ore la protesta- il sindacato ha risposte che non ne vuole sapere: “Manterremo lo sciopero di 24 ore, sarebbe la seconda volta che il governo interviene in due mesi per ridurci uno sciopero. E la situazione comincia a farsi pesante: vorrebbe dire che nel nostro Paese non si può più scioperare”: è la  replica di Michele Frullo responsabile Usb Trasporti, conversando con l’Adnkronos.

Sciopero del 27 novembre: il tentativo di conciliazione previsto dalla legge

La mossa del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si inserisce nel medesimo schema tracciato pochi giorni fa: non si può pensare di bloccare intere città. Ecco perché ai sindacati è stato rivolto l’appello a desistere. Il primo passo nell’ottica di un’eventuale precettazione è compiuto: la legge 15 giugno 1990, n.146 prevede che: prima di ricorrere al provvedimento amministrativo con cui si può limitare lo sciopero; le parti devono essere invitate a desistere da comportamenti in grado di generare una situazione di pericolo. Da qui la mossa del Mit, che chiede un tentativo di conciliazione. Si prevedono ore di fuoco.

 

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