Nicola Pietrangeli è ricoverato al Gemelli dopo un malore. Per la leggenda del tennis nulla di grave
L’ex campione del tennis italiano Nicola Pietrangeli è ricoverato da ieri mattina al Policlinico Gemelli di Roma per un malore. Stando alle prime notizie, ha accusato dei giramenti di testa dovuti probabilmente alla pressione alta mentre si trovata in casa. La leggenda del tennis azzurro, che ha compiuto 90 anni lo scorso 11 settembre, ha trascorso la notte in osservazione e potrebbe essere dimesso già in giornata.
Pietrangeli ricoverato in ospedale per un malore
I primi controlli hanno rassicurato l’ex tennista sulle sue condizioni generali. Aveva tra l’altro già in programma dei controlli di routine entro la fine dell’anno ed è stato deciso il ricovero per anticiparli. Pietrangeli resta il miglior tennista azzurro per ranking, arrivando fino al numero 3 della classifica Atp. Caustico il suo commento sulla performance di Jannik Sinner, che ha raggiunto il quarto posto eguagliando Adriano Panatta.
Il commento caustico su Sinner
“Bravo ragazzo – ha detto Pietrangeli in un’intervista a Repubblica – ma per superare anche me non gli basteranno due vite”. In carriera Pietrangeli ha vinto 48 tornei, tra cui due Roland Garros nel 1959 e nel 1960, e da capitano non giocatore ha trionfato con gli azzurri nella Coppa Davis del 1976 in Cile. Pochi giorni fa Pietrangeli è stato al centro di una polemica sui suoi rapporti non sempre idilliaci con Panatta.
I rapporti burrascosi con Panatta
In una lunga intervista al Corriere della Sera ha dedicato un passaggio a Panatta. Che è stato un fratello e poi un ‘traditore’. “Per me, figlio unico, Adriano era il fratello più piccolo che non avevo mai avuto. Per questo nel 1978 ho sofferto così tanto per il suo tradimento. Nel 1975 in Davis erano usciti al primo turno. Con me capitano vinsero nel 1976, prima e unica volta nella storia, e arrivarono in finale nel 1977. Poi ci fu il processo staliniano…”. La replica di Panatta non si è fatta attendere. “È che quando diventi molto anziano, perdi la memoria. La verità è stata raccontata nella docu-serie ‘Una Squadra’ di Procacci, che Nicola svilisce. Ma lui svilisce tutto e tutti, è una vita che lo fa”.