Mestre, le storie e le vite spezzate delle vittime e di chi, ferito, è sopravvissuto a un proprio caro
Una tragedia senza fine e senza confini, quella di Mestre, che a ogni ora che passa e a ogni nuovo aggiornamento rinnova lo strazio e lo choc per una strage costata la vita a 21 persone e che ne ha portate altre 15 ricoverate nei reparti di rianimazione e nei centri grandi ustionati di una intera regione. Esistenze distrutte, famiglie decimate, figli orfani e coniugi separati da un destino di dolore e morte. Nel drammatico elenco di deceduti e feriti allora, dietro i nomi di chi al momento è già stato identificato, ci sono le storie interrotte e strappate da quel terribile schianto dal cavalcavia, dopo che il pullman è precipitato nel vuoto per 15 metri….
Tragedia di Mestre, le vittime, i feriti, le loro storie accomunate da un destino tragico
Storie come quelle della prima vittima riconosciuta, l’unica italiana: l’autista del bus, Alberto Rizzotto, un 44enne del Trevigiano che oggi l’azienda per cui lavorava descrive come una «persona di provata esperienza, bravissimo, una brava persona». Storie come quelle acerbe di due minorenni non ancora identificati. O come quelle delle 5 vittime ucraine dell’incidente di Mestre, che ora hanno un nome: la 30enne Liubov Shyshkarova. Le coetanee Iryna Pashenko e Yuliia Niemova. Il 70enne Vasil Lomakyn. Tetiana Beskorainova, nata nel 1958. E ancora: storie come quella del 28enne tedesco, Siddarta Jonathan Grasse, identificato anche lui oggi. O storie come quelle di alcuni gruppi di turisti in vacanza insieme, o che non si conoscevano affatto. Accomunati tutti da un tragico destino.
I due giovani sposi croati: lei non ce l’ha fatta, lui è ricoverato in terapia intensiva
E storie, infine, come quella dei due sposi novelli croati: Antonela Perkovic, appena ventenne, che sul pullman era in viaggio di nozze con il marito Marko Bakovic. Sposati una ventina di giorni fa avevano scelto proprio Venezia come tappa del viaggio per coronare il loro sogno d’amore. La coppia, come spiega tra gli altri il Corriere della sera online, «si era sposata tre settimane fa a Spalato… ed era arrivata a Venezia martedì e, intorno alle 19.30, era salita sul pullman elettrico partito dal Tronchetto, a Venezia, e diretto al camping «Hu» di Marghera, dove i neosposi avrebbero dovuto trascorrere parte del loro viaggio di nozze in Italia».
Tragedia di Mestre, tra i feriti una coppia di fratelli che nell’incidente hanno perso la mamma
Invece, la tragedia ha irrotto sulla loro strada e sulle loro vite. Lei, che il Corriere riportando una serie di dettagli dal quotidiano Index, rivela fosse incinta, è morta nello schianto del bus. Il marito è rimasto ferito ed è ricoverato in un ospedale veneto, in terapia intensiva. Tra i feriti — poi — una coppia di fratelli, tre anni e 13 anni, austriaci e ricoverati a Treviso. La loro madre e il compagno di lei sono morti nell’incidente. Vittime e feriti per lo più giovani e giovanissimi. Come un bambino di un anno e mezzo, un 12enne e una ragazza anche lei minorenne che oggi sono nell’elenco delle persone decedute, che non ce l’hanno fatta a scampare alla morsa delle fiamme e dei rottami del bus…