“La trasformazione digitale è tra le sfide più complesse che siamo chiamati ad affrontare. L’internet delle cose, l’intelligenza artificiale, gli algoritmi di autoapprendimento, la realtà immersiva del metaverso, stanno trasformando il mondo che ci circonda. E il nostro modo di relazionarci. Siamo di fronte ad un vero e proprio tsunami tecnologico”. Così Giorgia Meloni nel videomessaggio di saluto all’apertura dei lavori di “ComoLake2023 – Next Generation Innovations” a Cernobbio. La tre giorni promossa dal sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti interamente dedicata all’innovazione e alla trasformazione digitale.
Da Cernobbio Meloni: è uno tsunami tecnologico
La premier fa riferimento al divario che l’evoluzione tecnologica ha creato tra le competenze necessarie per affrontare la nuova era digitale e la reperibilità di persone. “Per questo – dice – il governo sta portando avanti una strategia digitale in grado di centrare sostanzialmente due obiettivi. Un’ampia diffusione delle nuove tecnologie tra i cittadini e nella Pubblica amministrazione accanto alla tutela degli interessi nazionali”.
Il governo e la strategia sull’identità digitale unica
Palazzo Chigi è impegnato su diversi fronti: la creazione di un’identità digitale unica, il wallet digitale, il miglioramento del Fascicolo sanitario Elettronico, il cloud della Pubblica amministrazione, la digitalizzazione dei servizi pubblici. E ancora: l’ampliamento all’intero territorio nazionale della connessione a banda larga, che serve a garantire anche nelle zone rurali, collinari e insulari, una rete internet ad alta velocità.
La sfida cruciale dell’intelligenza artificiale
Però c’è una altra sfida cruciale che è proprio quella legata all’intelligenza artificiale. “Eravamo abituati a un progresso che aveva come obiettivo quello di ottimizzare le capacità umane”, dice Meloni. “Oggi viviamo una realtà nella quale l’intelletto rischia di essere soppiantato, con conseguenze imprevedibili. Sul mercato del lavoro, per esempio, portando di fatto a maggiori disuguaglianze e a sempre più inique concentrazioni di potere. Però è una sfida che le singole Nazioni non possono e non sono in grado di affrontare da sole. Lo abbiamo ribadito in molte sedi, anche all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. E ne parleremo ad alto livello nel corso della presidenza italiana del G7 nel 2024”.
Obiettivo: la governance globale
La linea della premier è chiara: la comunità internazionale deve lavorare insieme per sviluppare meccanismi di governance globale. Affinché le applicazioni di questa nuova tecnologia siano un’opportunità al servizio dell’uomo. “Vogliamo dare applicazione pratica a quel concetto di “algoretica” che è stato coniato per indicare la strada da seguire. Dare un’etica agli algoritmi. Per questo mi fa molto piacere che questa sfida epocale sia al centro anche della vostra riflessione e dei lavori di questa tre giorni”. Il governo – conclude il videomessaggio – raccoglierà gli spunti e le proposte che emergeranno, su questo come su tutti gli altri temi che affronterete, e intende farne tesoro.