Allarme pesto, lotto ritirato dal ministero della Salute: contiene allergeni non dichiarati nell’etichetta
Il “pesto 100% vegetale” prodotto da Biffi è stato ritirato dai supermercati, perché all’interno è contenuto latte, non dichiarato in etichetta. A rendere pubblica la notizia è il Ministero della Salute, che sul suo sito, ha emanato un’allerta alimentare riferita al suddetto prodotto. Che è stato ritirato dai supermercati Esselunga e Coop; come si legge nell’allerta alimentare pubblicato nell’apposita sezione del sito web del Ministero della Salute. Si treatta di una estrema precauzione: la presenza di latte non dichiarato in etichetta, con conseguente presenza di allergeni può provocare danno alla salute. Chi non è allergico può consumarlo, ma per legge sull’etichetta dovrebbe esserci un’avvertenza obbligatoria: “Il prodotto non deve essere consumato da soggetti allergici ai derivati al latte”.
Pesto, il marchio e il lotto ritirato
Il lotto di produzione incriminato e coinvolto nel richiamo, realizzato da “Formec Biffi Spa”, è quello con il codice L30PL3F, con data di scadenza o termine minimo di conservazione al 24 Gennaio 2024. Pesto venduto in vaschette da 150 grammi. Chi avesse già acquistato il prodotto può restituirlo al punto vendita e sostituirlo con un altro prodotto o chiedere il rimborso. Nessun pericolo per chi non è allergico al latte o non ha intolleranze al lattosio e può consumare il prodotto segnalato senza rischi.
Cosa provoca l’intolleranza al lattosio
L’intolleranza al lattosio è una delle più diffuse e determina produzione di gas e richiamo di liquidi nel colon. I classici sintomi tipici di questa intolleranza al lattosio tendono a manifestarsi da mezz’ora a due ore dopo un pasto contenente questo zucchero del latte. E possono essere: gonfiore e/o dolori addominali; flatulenza; diarrea. A questi possono aggiungersi anche stitichezza, meteorismo e raramente mal di testa, spossatezza e eruzioni cutanee. Meglio evitare.