La Cnn: Trump (assente) vince anche il secondo dibattito fra i candidati repubblicani alla Casa Bianca
I sondaggi Usa dicono inequivocabilmente che Donald Trump ha vinto, pur avendolo disertato – o, forse, proprio per questo – il secondo dibattito per le primarie presidenziali repubblicane che si terranno nel 2024 negli Stati Uniti.
Il dibattito, infatti, si è concluso così com’era iniziato: l’ex-inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, sostiene la Cnn, è risultato ancora favorito nella corsa fra i repubblicani.
E questo anche se, o proprio perché, non è ancora apparso sul palco insieme ai suoi rivali.
Ciò che è emerso nel dibattito, trasmesso da Fox Business Network e Univision, secondo la Cnn difficilmente cambierà l’esito di una corsa per il candidato repubblicano alle presidenziali dato che Trump resta dominante nei sondaggi nazionali e in quelli condotti nei primi stati.
Invece di presentarsi al dibattito tv tra i sette candidati repubblicani, che si è svolto nella biblioteca Ronald Reagan di Simi Valley, in California, Trump ha scelto di inviare un video del suo incontro con gli operai in sciopero.
Il governatore della Florida, Ron DeSantis ha attaccato Trump dicendo che era “missing in action“.
“Non potrei essere più d’accordo”, ha commentato in un tweet il presidente Usa, Joe Biden, secondo il quale Trump avrebbe dovuto essere sul palco a difendere il suo operato “per aver aggiunto 7800 miliardi al debito. Questo ha preparato il terreno per l’inflazione che abbiamo ora”, ha cercato di incolparlo Biden.
L’ex-governatore repubblicano del New Jersey, Chris Christie ha chiamato l’ex-presidente Trump “Paperino“ dicendo che “si nasconde dietro le sue mazze da golf” piuttosto che difendere il suo vantaggio sul palco.
In realtà Trump non ha alcun interesse a misurarsi con gli altri candidati repubblicani che sono a parecchia distanza dal tycoon nei sondaggi.
Loro, invece, da inseguitori, hanno molto interesse a confrontarsi con Trump la cui tattica li sta logorando almeno quanto sta logorando Biden.
A questo si aggiunge il fatto che Biden nei sondaggi è in caduta libera e buona parte degli elettori democratici che lo ha votato in precedenza dandogli un vantaggio risicato su Trump ora non è più disposta a rivotarlo.
joe Biden sta cadendo dal vaso wc
questo e’ il risultato della persecuzione immorale e amorale fatta da figure secondarie del partito democratico, pubblici ministeri, segretari nuovayorkini di giustizia statale e di altri stati, entita’ che dovrebbero essere assolutamente al di sopra delle parti come CIA e FBI e che mai lo sono stati, trasformandosi in guardie pretoriane di Hillary Clinton o Biden, una midia priva di equilibrio e ossessionata per odio politico e personale contro un grande presidente, ricco (che colpa!) conservatore (chea colpa!), che ha affrontato giornali che nessuno piu’ legge, canali di TV globalisti, woke, ridicoli come CNN, MSNBC, ABC e altri.
Risultato: in un paese libero come Stati Uniti la voce del popolo e’ piu’ alta di quella di politici ottusi e canali di comunicazione ancora piu’ ottusi. Ron de Santis, nostro governatore in Florida, sarebbe una perfetta alternativa, ma nella logica competitiva americana dovra’ attaccare senza pieta’ un avversario dello stesso partito, con stesse idee, ugualmente conservatore e dovra’ pagare il prezzo di questi attacchi a un Trump inattaccabile nella sua base conservatrice. Siamo stanchi di frontiere aperte, di invasioni aliene, di globalismo, di dittatura della giustizia che legisla, di difesa di minoranze che si trasformano in vittime senza piu’ esserlo, di pensamento unico, di dominazione assoluta delle sinistre nei campus universitari dove chi pensa in modo diverso e’ zittito, ridicolarizzato da menti assolutamente inferiori (basti vedere il caso Jordan Peterson nel Canada’ trasformato in una nuova e completa dittatura del pensiero da un pagliaccio incompetente come Justine Trudeau, quello che si presenta a incontri internazionali come G7 con calzini colorati, uno giallo e l’altro verde…). Trump sara’ presidente nuovamente alla faccia di stalinisti, socialisti, globalisti e compagnia bella