Pichetto incontra Ultima Generazione: “Si al dialogo ma i monumenti non si imbrattano”
Il ministro dell’ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha incontrato gli attivisti di Ultima Generazione, l’associazione eco-ambientalista nota per avere imbrattato monumenti ed edifici storici in segno di protesta contro il cambiamento climatico. Ultima Generazione è nota non solo per gli imbrattamenti di edifici e opere d’arte ma anche per gli blocchi stradali allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi climatica. A febbraio dell’anno scorso aveva gettato vernice anche sul Ministero.
Il Ministro Pichetto: “Apertura al confronto”
Durante l’incontro, l’associazione ha consegnato al ministro “Un disegno di legge per l’abolizione dei sussidi ambientalmente dannosi. “La proposta di legge sull’abolizione dei Sad, i sussidi ambientalmente dannosi – ha spiegato al termine dell’incontro uno dei portavoce, Alessandro Berti – fa risparmiare ai cittadini 5 miliardi di euro, togliendoli dai combustibili fossili e portandoli sul sociale, la mobilità, le comunità energetiche”. Secondo Berti, da parte del ministro “c’è stata una apertura a portare avanti il dialogo a ottobre con un esponente della maggioranza, ma non ci ha indicato una persona con cui trattare, e non c’è stata una disponibilità chiara a raccogliere questa proposta”. Ultima Generazione, ha aggiunto Berti, “sta portando avanti un lavoro politico con i parlamentari. L’opposizione compatta presenterà questa proposta, e stiamo cercando di avere ragionamenti con tutti i partiti politici”. Sull’incontro odierno con Pichetto, il portavoce di Ultima Generazione ha detto che “ci siamo sentiti ascoltati”.
“Per il dialogo stop alle azioni contro i monumenti”
“Ho detto che accoglievo la loro richiesta di incontro, volevo ascoltare le loro posizioni ma i monumenti non si imbrattano. Sono un patrimonio di tutti, vanno conservati” ha dichiarato il titolare dell’Ambiente al termine dell’incontro, aggiungendo che l’interlocuzione rimarrà aperta “a condizione che non continuino a imbrattare il patrimonio artistico nazionale”. Il governo Meloni ha posto la questione del rispetto dell’ambiente e della sua valorizzazione come punto centrale del suo mandato ma non intende transigere sulla tutela del più importante patrimonio artistico del mondo.