Linea ad alta velocità bloccata tra Firenze e Bologna: fermato un militante dei centri sociali
Ci sarebbero sospetti su un militante anarchico per l’interruzione della linea ferroviaria ad alta velocità avvenuta martedì dopo la segnalazione di persone in una galleria tra Firenze e Bologna e una telefonata anonima che segnalava la presenza di una bomba. Il militante in questione aveva dimorato nell’edificio occupato da anarchici a Firenze sgomberato ieri ed era stato arrestato in passato, e recentemente tornato in libertà, per una serie di blitz compiuti l’anno scorso proprio sulla stessa linea.
Alta velocità sabotata: l’anarchico fiorentino incastrato dalle telecamere
Attentato alla sicurezza dei trasporti, aggravato dalla finalità di terrorismo ed eversione. Sono le ipotesi di reato su cui la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Firenze ha aperto un fascicolo d’inchiesta in merito al blocco della linea Alta Velocità. Il sospettato dimorava nel centro sociale Corsica di Firenze, sgomberato martedì mattina all’alba dalle Forze di Polizia. Gli inquirenti ipotizzano inoltre che il gesto dell’anarchico, che si è introdotto nel tunnel, vada anche ricollegato ai nove arresti, effettuati il giorno stesso dell’attacco alla galleria, di appartenenti al gruppo Goliardo Fiaschi di Carrara. L’atto dimostrativo che si è verificato nella galleria ha causato pesanti ripercussioni sul traffico ferroviario provocando forti ritardi sulle partenze e sugli arrivi fino a 300 minuti dalle 19 alle prime ore della mattina seguente. Sul sito Finimondo.org, vicino all’area anarchica, con il post si è fatto riferimento alla cabina bruciata a Firenze che ha mandato in tilt la circolazione ferroviaria in gran parte d’Italia, in una non troppo celata rivendicazione.
La rivendicazione sul sito degli anarchici
“Le verifiche sulla linea hanno appurato che era stata danneggiata anche la porta di un casottino dove sono custoditi i rec elettrici dell’Alta velocità e che da una delle colonnine in galleria è stata fatta una telefonata, arrivata all’ufficio di pronto intervento di Ferrovie a Bologna, che sosteneva ci fosse una bomba”, ha spiegato Marco Dalpiaz, dirigente del compartimento della Polfer della Toscana che ha avviato le indagini nei rilievi sul tratto di Av interessato dalla segnalazione. Dopo la segnalazione anonima “la circolazione è stata subito interrotta e nessun treno è stato fermato in linea o in galleria ma tutti presso stazioni ferroviarie”. La Polfer ha ispezionato con dei carrelli, delle piccole motrici, tutta la galleria in un senso e nell’altro, per un totale di 14 chilometri.