Catturato l’olandese Sacha Chang, che aveva ucciso il padre e un amico di famiglia fuggendo poi nei boschi
Dopo due notti in fuga i carabinieri hanno catturato il ventunenne Sacha Chang. Si tratta del giovane olanedese che mercoledì pomeriggio a Montaldo Mondovì, ha ucciso il padre, Chainfa Chang, 65 anni, con un coltello da cucina e ferito, l’amico di famiglia, Lambertus Ter Horst, 59 anni, morto dopo il ricovero in ospedale a Torino. Dopo il delitto, il giovane era scappato nei boschi che circondando il comune di Montaldo Mondovì, in Val Corsaglia.
Un carabiniere lo aveva già avvistato nella mattinata di giovedì, ma Sacha Chang era riuscito a sfuggire alla cattura. Non gli è andata bene questa mattina, quando sono riprese le ricerche.
Il giovane si era rifugiato in una chiesetta in zona Cappella, vicino all’abitato di Torre dove erano in corso le ricerche. Indossava ancora la maglietta sporca di sangue.
Il sito dell’Ansa riporta così le fasi del duplice delitto compiuto dal giovane olandese, basandosi su quanto ricostruito dai carabinieri. Era ospite in paese, per un periodo di vacanza, nella casa di una famiglia di amici del padre. In quell’abitazione nel pomeriggio sarebbe scoppiato un litigio, per motivi al momento sconosciuti: secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri del comando provinciale di Cuneo, il giovane in casa ha afferrato un coltello in cucina e ha colpito il padre, ferendolo mortalmente e poi il proprietario di casa che era intervenuto. Quest’ultimo, con lesioni gravissime, è stato portato in ospedale con un elicottero del 118, ma è deceduto nella serata. Anche lui era olandese e aveva 59 anni.
Scattato l’allarme, in paese sono arrivati le ambulanze e le forze dell’ordine ed è stata avviata la caccia all’uomo, che ha visto impegnate decine di carabinieri, schierati a perlustrare le case e le cascine del paese collinare e nei boschi attorno a Montaldo Mondovì mentre un elicottero dell’Arma ha sorvolato incessantemente la zona per cercare di scorgere il fuggitivo.