Tentano di truccare concorso della Lilt, la lega contro i tumori: perquisizioni e avvisi di garanzia
Sono indagate dai magistrati della Procura di Roma, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, con l’accusa di tentato abuso d’ufficio alcune persone che volevano alterare i risultati di un concorso bandito dalla Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, un ente pubblico, su base associativa, che opera sotto la vigilanza del ministero della Salute.
L’indagine della Procura ha portato anche ad alcune perquisizioni già eseguite nelle scorse settimane negli uffici della Lilt.
Non è la prima volta che la Lilt finisce sulle pagine dei giornali come vittima di truffe.
Nell’aprile scorso la stessa Lega italiana per la lotta contro i tumori aveva denunciato che alcune persone, fingendosi volontari, chiedevano soldi per l’iscrizione alla sezione novarese dell’associazione Lilt.
Una vicenda identica a quella accaduta, sempre a Novara cinque mesi prima, nel novembre 2022.
Ancor prima, ad ottobre 2020, episodi simili erano accaduti a Massa, sempre con richieste di denaro a favore della Lilt, impegnata da anni nella lotta contro i tumori.
“Stiamo raccogliendo fondi per la Lega italiana per la lotta contro i tumori. La quota a sostegno della Lilt è di 20 euro. Passerà da lei un nostro volontario e le rilascerà una ricevuta”, dicevano i truffatori.
“La tecnica è sempre la stessa – spiegarono, all’epoca, dalla Lilt mettendo in guardia i cittadini. – Richiesta di soldi preannunciando l’arrivo di un incaricato per il ritiro”.
In realtà, aggiunse la Lilt, all’epoca “nessuno è autorizzato a raccogliere fondi telefonicamente e nemmeno porta a porta, per nessuna campagna”.
A marzo 2021 addirittura i truffatori hackerarono la mail della sezione Lilt di Isernia spedendo centinaia di false mail di questo tenore: “Spero di non disturbarti. Ho un grande problema e tu sei la persona che può aiutarmi. Puoi contattarmi per mail? perché sono irraggiungibili sul mio telefono in attesa di dirti. Posso contare su di te?”.
La presidente della sezione Lilt di Isernia presento denuncia alla PolPost che avviò un’indagine.
Ma forse la peggiore fu la truffa ideata ad Omegna quando alcune persone chiederò versamenti, in nome della Lilt di Verbania, per la lotta ai tumori infantili. Una truffa orribile sulla pelle dei bimbi malati.