Tempi duri per Macron, tra proteste e voci di rimpasto, all’Eliseo gli arriva pure un dito mozzato
Tempi duri per Macron che, tra il day after della Francia in fiamme e voci di rimpasto di governo sempre più pressanti, coi media in agguato e l’opinione pubblica che ribolle, riceve pure il simpatico regalino di un dito mozzato recapitato all’Eliseo in busta chiusa, consegnata attraverso il normale servizio postale… Non è un periodo s’ per il presidente francese, che reduce da notti insonni per le proteste violente che hanno messo a ferro e fuoco numerose città nei giorni scorsi. E coi sindaci in pressing decisi a rinunciare ai festeggiamenti del 14 luglio dopo le devastazioni – e le necessarie riparazioni – seguite alle manifestazioni degenerate in guerriglia urbana, oggi si ritrova pure ad affrontare le voci di un possibile rimpasto di governo che i media rilanciano in queste ore sempre più insistentemente.
Il periodo nero di Macron
E tra uno choc e l’altro, trapela pure una notizia che doveva rimanere segreta. Quella dell’arrivo a Palazzo di un dito mozzato. Recapitato al Presidente in una busta ricevuta dall’ufficio corrispondenza, attraverso il normale servizio postale. Un caso su cui i media d’oltralpe hanno riferito che è stata aperta un’inchiesta per minaccia di reato o delitto nei confronti di un eletto. Ma anche una vicenda che avrebbe dovuto rimanere rigorosamente segreta. Insomma, se la Francia è inquieta, e Parigi sotto pressione, Macron è decisamente senza pace. E il dito mozzato arrivato all’Eliseo contribuisce, anche se solo in parte, ad agitare il sonno e ad aumentare le preoccupazioni del presidente (non ultima quella per la fuga di notizie)…
Tra proteste e festeggiamenti del 14 luglio, all’Eliseo arriva pure un dito mozzato…
Intanto, la Procura di Parigi sta procedendo con le indagini affidate alla polizia. E in base ai primi elementi dell’inchiesta, la falange amputata apparterrebbe all’autore stesso della macabra missiva. Un uomo già identificato dalle forze dell’ordine. Eppure, sulla vicenda finora l’Eliseo non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale. Anche perché in queste ore è in agenda un altro punto all’ordine del giorno, segnato in rosso: la celebrazione del 14 luglio. festeggiamenti mai come quest’anno ad alto rischio caos. Un evento che incombe e che mette in allarme sia le città, che i piccoli centri. Realtà che fanno fatica a riprendersi dalle devastazioni e dai saccheggi delle proteste per la morte del 17enne Nahel, avvenuta per mano di un poliziotto lo scorso 27 giugno.
Macron, ad agitare le acque anche le voci diffuse dai media di un possibile rimpasto
Come se non bastasse, infine, il presidente si sente assediato in casa dai media e gli tocca pure rassicurare i membri del governo. Così, nel tentativo di rassicurare l’esecutivo in carica, oggi in Consiglio dei ministri, commentando le voci di un possibile imminente rimpasto, Macron ha tuonato: «Leggo la stampa come voi. Sono stato al vostro posto e so che il periodo è sgradevole. Ma vi invito a non dare troppa importanza a quello che leggete e a restare concentrati». Ma, la coincidenza con la fine del periodo di cento giorni «di azione e ritorno alla calma», successivo alla stagione delle proteste contro la riforma delle pensioni da lui fortemente voluta. Termine che scade domani, non è cosa di poco conto…