Pesca, Lollobrigida lancia l’allarme: “La Ue non ci imponga i prodotti stranieri contaminati”

14 Lug 2023 12:54 - di Redazione

Nessuna discriminazione ai danni dei pescatori italiani, pieno sostegno alla protesta di Coldiretti, contrasto alle logiche burocratiche di un’Europa strabica che penalizza il nostro mare ma soprattutto lotta al pesce straniero che contiene elementi nocivi per la salute. Il ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, non accetta compromessi sulla tutela del mare nostrum e sulla battaglia iniziata contro le limitazioni imposte da Bruxelles. Coldiretti ha  lanciato l’allarme parlando di “ un allarme alimentare alla settimana sul pesce straniero per un totale di 63 notifiche che rappresentano l’86% di tutte quelle relative ai prodotti ittici consumati sul territorio nazionale durante l’anno” ed ha fornito un elenco inquietante di prodotti stranieri avariati.

La black list dei prodotti avariati

La black list di Coldiretti parte dal “pesce spada spagnolo per l’alto contenuto di mercurio, seguito dalle ostriche francesi dove è stata riscontrata la presenza di norovirus”. “Al terzo le cozze ancora dalla Spagna – continua la nota di Coldiretti – dove sono stati trovati escherichia coli e salmonella. Attenzione anche al pesce spada affumicato spagnolo, fermato per la presenza di Listeria, così come il salmone affumicato della Danimarca”. Seguono “il polpo dall’India, con residui di cadmio, le orate dalla Tunisia, il pesce spada dallo Sri Lanka, con eccesso di mercurio, le vongole spagnole per norovirus”.

Il ministro: “Intollerabili divieti per i nostri pescatori”

“In Europa come in Italia noi stiamo sostenendo le ragioni dei nostri pescatori che insieme agli agricoltori sono i primi ambientalisti ma l’Europa ha lavorato molto per convincere i nostri agricoltori a non coltivare e i nostri pescatori a non pescare” ha detto Lollobrigida. “Le marinerie si sono indebolite e si sono rafforzate, peraltro nello stesso bacino, senza alcuna garanzia di sostenibilità ambientale, le marinerie dei paesi terzi, dall’altra parte del Mediterraneo. Non ha senso”.  Il ministro ha quindi spiegato che l’Italia “sta lavorando per creare un’ alleanza per prendere posizioni chiare e nette, perché ci sono differenze: il modello di pesca dell’Europa del Nord spesso viene tutelato, mentre è viene messa in discussione la pesca a strascico che devasterebbe le nostre marinerie. E non è tollerabile”. Inoltre il governo, ha detto Lollobrigida “ha stabilito una strategia sul piano della pesca che possa aiutare attraverso il fondo europeo Feampa al rilancio di questa attività e non al sacrificio”.

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