Cdm, più autonomia per i grandi Musei. E arriva anche il via libera alla riforma dello Sport
Non solo l’emergenza climatica. Tra le misure approvate ieri dal Consiglio dei ministri di ieri ci sono anche due importanti provvedimenti che riguardano sport e cultura. In particolare, il governo ha approvato definitivamente la riforma dello sport e ha dato il via libera allo schema preliminare di decreto che assicura maggiore autonomia ad alcuni grandi musei statali.
Più autonomia per i grandi musei italiani
La misura approvata dal Cdm, su proposta del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, alza da 44 a 60 il numero di musei, parchi archeologici e altri siti culturali dotati di autonomia speciale. Si tratta di un primo, importante intervento di riforma che consente la riorganizzazione dei musei statali italiani, concedendo loro maggiore autonomia. “L’autonomia concessa ad alcuni grandi musei è una scelta operativa che consente di elevarne la qualità e la fruibilità”, ha spiegato il ministro, sottolineando che “essere autonomi significa avere una gestione manageriale che permette decisioni rapide nell’ottica della tutela e della promozione delle strutture”.
Sangiuliano: “Una scelta operativa che consente di elevare qualità e fruibilità dei musei”
“Con questo provvedimento – ha chiarito – si riconosce, inoltre, il valore di grandi siti culturali italiani che, di fatto, per l’importanza delle collezioni e delle opere custodite, si sono già conquistati un grande rilievo sul campo”. Il testo, inoltre, eleva a istituti di livello dirigenziale generale i Musei Reali di Torino, il Museo archeologico nazionale i Napoli e la Galleria dell’Accademia–Musei del Bargello di Firenze, che accorpa le due strutture precedentemente di livello dirigenziale non generale. Nascono anche 17 nuovi istituti di livello dirigenziale non generale.
La soddisfazione delle istituzioni piemontesi: “Risultato storico per il nostro territorio”
La proposta di riforma ha ottenuto nelle scorse settimane parere favorevole da parte del Consiglio Superiore Beni culturali e paesaggistici. La bozza preliminare dello schema di decreto sarà inviata ora al Consiglio di Stato per il parere prima dell’approvazione definitiva in Consiglio dei ministri. Al netto del dovuto iter tecnico, però, la strada è tracciata. “Lo schema di decreto che concerne la riorganizzazione e la riforma del sistema museale è una notizia straordinaria per il nostro territorio”, ha commentato la vicepresidente del Gruppo FdI alla Camera e deputata torinese, Augusta Montaruli. Soddisfazione, inoltre, è stata espressa dal governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e dagli assessori regionali Maurizio Marrone ed Elena Chiorino, che hanno salutato come “un’ottima notizia” e “un risulto storico” il riconoscimento di prima fascia ai Musei reali di Torino e la concessione dell’autonomia alle Residenze reali sabaude.
Abodi: “Con la riforma dello sport affermiamo il principio della tutela dei diritti dei lavoratori”
La riforma dello sport “ripristina e afferma il principio della tutela dei diritti dei lavoratori, trova una modalità per rendere comunque sostenibile ed efficiente il modello per i datori di lavoro e rende più trasparente il tema del lavoro in ambito sportivo”, ha spiegato il ministro Andrea Abodi, nel corso della conferenza stampa seguita al Cdm. Si tratta, quindi, “di un significativo risultato”. Il decreto mette ordine nei campi del lavoro sportivo, degli agenti sportivi, dello sviluppo delle infrastrutture sportive, del registro nazionale delle attività sportive e della sicurezza sugli impianti sciistici. “È stato un lungo iter iniziato nel 2019 e si è concluso con dei correttivi che avevamo preannunciati”, ha spiegato Abodi, sottolineando che in queste settimane “abbiamo da un lato continuato ad ascoltare i portatori di interessi ma soprattutto abbiamo raccolto l’intesa della Conferenza unifica e Stato-Regioni e abbiamo raccolto osservazioni e condizionalità da parte delle due commissioni Lavoro e Cultura Camera e Senato. C’è stato un lavoro molto robusto e ampia collaborazione”.