Azione, in vista delle Europee Calenda mostra i muscoli: «Dopo D’Amato ci saranno altri arrivi»
Carlo Calenda prova a rincuorare le truppe ancora provate dalle incursioni compiute da Matteo Renzi nel gruppo parlamentare e sui territori. Fu il modo con cui l’ex-premier sfogò la sua ira su Azione dopo l’ingloriosa fine del Terzo polo. Ora Calenda cerca di pareggiare i conti, ma strappando uomini al Pd. È il caso di Alessio D’Amato (nella foto con Calenda), già assessore alla Sanità nella giunta regionale di Nicola Zingaretti e già candidato della sinistra alle elezioni del Lazio poi vinte dal centrodestra guidato da Francesco Rocca. In Azione il nome di D’Amato circolava da tempo.
Calenda: «Si è messo un lungo processo»
Oggi, finalmente, la conferma, condita da un annuncio da parte dello stesso Calenda nel corso della conferenza stampa tenuta presso la sala Nassiriya del Senato: «Nei prossimi mesi ci saranno altri arrivi. Si è messo in moto un lungo processo di arrivi». I toni scelti dal segretario di Azione sembrano preludere a esodi biblici di cui sarebbe pronto a beneficiare il suo partito. Staremo a vedere. Di certo c’è che un po’ di propaganda è necessaria in vista delle elezioni europee del prossimo anno. Calenda, però, non vuol parlare di “calcio mercato” o di “trattative“.
Polemica con Salvini sull’evasione fiscale
«Spiace – rileva l’ex-ministro – sentir parlare di campagna acquisti, l’importante è che le persone arrivino, ma nessuno le sollecita ad arrivare. Nei prossimi mesi ci saranno altri arrivi e noi ne siamo contenti». La precisazione rappresenta un modo indiretto per prendere le distanze da Renzi, da lui accusato di aver invece a suo tempo serratamente “corteggiato” i transfughi di Azione. Calenda trova anche il tempo per polemizzare con Matteo Salvini per le sue dichiarazioni sul tema dell’evasione fiscale. «Sono indegne di un ministro della Repubblica – attacca il leader di Azione – e in qualsiasi altro Paese si sarebbero già chieste le sue dimissioni a gran voce, mentre Salvini sta ancora lì a dire balle dalla mattina alla sera senza fare assolutamente nulla».