Verona, uccide il compagno dopo una lite. Sette anni fa aveva tentato di eliminare il marito
Già sei anni fa ci aveva provato. Allora aveva investito con l’auto il marito che fortunatamente era sopravvissuto ma ieri Vania Bonvicini ha fatto centro. Ha ucciso il compagno, Maurizio Tessari, 49 anni, con il quale condivideva una mezza parentela e una liaison turbolenta e segnata dal consumo di alcol.
Una coltellata ha trafitto i polmoni di Tessari che ha tentato disperatamente di trovare soccorso. Nulla da fare. E’ morto subito dopo.
Tutto è accaduto a San Bonifacio alle porte di Verona. Vania, 46 anni, avrebbe agito per gelosia. Lo stesso, identico movente che nel 2017 l’aveva portata al tentativo di omicidio . Lei si è giustificata parlando di violenze subite e sul punto i carabinieri stanno indagando, anche se sembra una versione di comodo.
Una personalità complessa
Le amiche definiscono Vania come una donna con una personalità complessa. Gelosissima e possessiva , una sorta di versione al femminile dell’identikit del narcisista manipolatore che sta alla base dei femminicidi.
Le piaceva la bella vita, spendere, viaggiare. Una condizione resa impossibile ultimamente dalle condizioni economiche in cui versava la coppia.
Proprio la sua vecchia relazione coniugale è sotto la luce dei riflettori degli inquirenti. Prima del tentato omicidio del 2017, derubricato a lesioni gravi, Vania aveva manifestato altri episodi di violenza nei confronti dell’allora marito. Era arrivata a fare un falò con tutti i suoi vestiti , ritenendo di essere stata tradita, prima di perdere completamente la testa e di carambolare con l’auto in un negozio nel tentativo di metterlo sotto. Dovettero intervenire i vigili del fuoco per estrarla dai vetri.
Solo l’8% di maschicidi
Nella statistica dei delitti consumati all’interno delle coppie solo 4 su 56, nel 2022, erano uomini uccisi da donne e in ben due casi l’omicidio era avvenuto a seguito di ripetute violenze maschili.
Il fenomeno, che è in aumento rispetto al 5% del 2020, rimane comunque marginale e quasi sempre riferito ad azioni di rivalsa e di difesa , con una dinamica completamente diversa rispetto ai femminicidi.
Perizia psichiatrica?
Il precedente del 2017 e i futili motivi alla base dell’assassinio di Tessari potrebbero portare i legali di Vania Bonvicini a chiedere una perizia psichiatrica. Una strategia già abbondantemente vista e registrata che difficilmente , alla luce delle ultime pronunce della Cassazione, potrà portare frutti.