Il Papa sarà dimesso domani. Oggi la visita ai bambini ricoverati in oncologia
Papa Francesco torna in Vaticano: venerdì 16 giugno sarà dimesso dal Gemelli, dove si trova ricoverato dal 7 giugno per un intervento di laparocele. La conferma è arrivata dal direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, che ha riferito le decisioni dell’equipe medica che segue Bergoglio. Il Pontefice fin da subito ha risposto bene alle cure e già pochi giorni dopo l’operazione aveva ripreso a svolgere qualche attività lavorativa. Anche oggi non ha fatto eccezione. Inoltre ha incontrato diversi membri dello staff medico e amministrativo del Gemelli, recandosi anche in visita al reparto di oncologia pediatrica e neurochirurgia infantile del Policlinico, come del resto aveva già fatto in occasione del ricovero di marzo.
Bruni: “Il Papa sarà dimesso domani”
“Lo staff medico informa che Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il decorso clinico prosegue regolarmente. Gli esami ematochimici risultano nella norma”, ha fatto sapere Bruni, aggiungendo che il Pontefice “nella serata di ieri ha cenato comunitariamente insieme a quanti dal giorno del ricovero lo assistono”, mentre, “questa mattina, come segno di ringraziamento, ha ricevuto tutta l’équipe operatoria formata dal personale medico, dagli infermieri, dagli operatori socio sanitari e dagli ausiliari che hanno coordinato, eseguito e reso possibile l’operazione chirurgica”.
La visita ai bambini di oncologia e neurochirurgia pediatrica
Prima di essere dimesso il Papa si è voluto anche recare nel reparto di oncologia pediatrica, dove “sono assistiti – ha ricordato Bruni – i piccoli degenti che in questi giorni hanno espresso al Papa il loro affetto attraverso numerose lettere, disegni e messaggi di pronta guarigione”. “Papa Francesco ha toccato con mano il dolore di questi bambini che portano ogni giorno sulle loro spalle, insieme alle loro mamme e ai loro papà, la sofferenza della Croce. A ciascuno di loro ha fatto dono di un rosario e di un libro. Nel salutare i presenti, Sua Santità, – ha raccontato ancora il direttore della Sala Stampa vaticana – ha rivolto un ringraziamento a tutto il personale sanitario per la professionalità e lo sforzo di alleviare la sofferenza dell’altro, oltre che con i farmaci, con la tenerezza e l’umanità”.
Lo “sgomento” del Pontefice per il naufragio di migranti in Grecia
Il Pontefice, inoltre, attraverso un telegramma inviato dal Segretario di Stato Pietro Parolin, ha espresso al Nunzio Apostolico in Grecia, S.E. Mons. Jan Romeo Pawłowski, il proprio “sgomento” per il tragico naufragio di migranti avvenuto a largo della Grecia e la “devastante perdita di vite umane”, offrendo “accorate preghiere per i tanti migranti morti, per i loro cari e per tutti quelli traumatizzati da questa tragedia. Sui sopravvissuti, su quelli che offrono loro cura e alloggio, e sul personale di soccorso, Sua Santità invoca i doni di Dio onnipotente di forza, perseveranza e speranza”.
Il pensiero per gli anziani in vista della loro Giornata mondiale
Infine, il messaggio per la terza Giornata mondiale dei Nonni e degli Anziani, che si celebrerà il 23 luglio. “I giovani rallegrino i cuori degli anziani, e che attingano sapienza dai loro vissuti. Ma, anzitutto, il Signore desidera che non lasciamo soli gli anziani, che non li releghiamo ai margini della vita, come purtroppo oggi troppo spesso accade”, si legge nel messaggio del Pontefice. “Il Signore spera che i giovani, incontrandoli, accolgano la chiamata a custodire la memoria e riconoscano, grazie a loro, il dono di appartenere a una storia più grande. L’amicizia di una persona anziana aiuta il giovane a non appiattire la vita sul presente e a ricordarsi che non tutto dipende dalle sue capacità. Per i più anziani, invece, la presenza di un giovane – ha concluso Papa Francesco – apre alla speranza che quanto hanno vissuto non vada perduto e che i loro sogni si realizzino”.