Utero in affitto, primi sì al reato universale. E prima rivolta delle donne Pd contro la Schlein

31 Mag 2023 17:28 - di Marta Lima

La Commissione Giustizia della Camera ha concluso il voto degli emendamenti alla proposta di legge sulla maternità surrogata, altrimenti definita “utero in affitto”, che dichiara la gestazione per altri reato universale, cioè perseguibile anche se commesso all’estero. E’ stato approvato in particolare un emendamento della maggioranza che prevede la punibilità dei soli cittadini italiani. Le opposizioni hanno votato contro, con il Pd in testa. Il via libera formale, con il mandato al relatore dopo il parere delle altre Commissioni sarà dato la prossima settimana, prima dell’approdo in aula. Ma intanto è è proprio nel Pd che si levano le prime critiche alla posizione della segretaria Elly Schlein. “Abbiamo concluso l’esame degli emendamenti con una piccola riformulazione al testo base e procediamo”, canta invece vittoria la relatrice Carolina Varchi, di Fdi.

“Il testo sulla maternità surrogata licenziato pone l’Italia all’avanguardia nel contrasto ad una pratica disumana che mercifica il corpo delle donne e riduce i bambini ad oggetti. Disincentivare il turismo procreativo che mortifica il corpo delle donne è una battaglia di civiltà. Una sinistra che ha smarrito il senso delle battaglie in favore delle donne è passata da “l’utero è mio e lo gestisco io” alla beatificazione della disumana pratica commerciale dell’utero in affitto. Difendere la sacralità della vita e contrastare la mercificazione della donna perseguendo, ovunque venga commessa, la pratica della maternità surrogata e della compravendita dei bambini era un dovere morale“, commenta in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e Sottosegretario di Stato alla Giustizia.

Utero in affitto, la rivolta delle donne del Pd contro la Schlein

Nel Pd, però, le donne contrarie alla posizione della Schlein sulla maternità surrogata da normare e non da vietare, iniziano a farsi sentire. E non solo quelle di ispirazione cattolica, ma anche quelle “di sinistra” come la senatrice Valeria Valente, senatrice Pd e già presidente della commissione sul femminicidio. “In quanto senatrice non posso firmare l’appello contro la maternità surrogata visto che i parlamentari sono i destinatari dell’appello, ma lo condivido pienamente”, dice la Valente, fermamente contraria alla maternità surrogata. “Una violenza brutale contro le donne”, è il parere espresso all’Adnkronos. Ma la Valente è altrettanto contraria al ddl Varchi, “bandierina ideologica della destra”. E sollecita una discussione sul tema nel Pd. “La segretaria Schlein ha preso l’impegno ad un confronto, sono certa che lo farà e spero lo faccia molto presto”.

Valeria Valente: “Serve una discussione aperta a sinistra”

“La Gpa è un reato che viole i diritti umani fondamentali come dicono la Cassazione e Corte costituzionale. Io sto nel solo della nostra giurisprudenza. E’ una violenza brutale contro le donne, una pratica inaccettabile che deve continuare a essere un reato nel nostro Paese”. Il ddl Varchi stabilisce che la Gpa è reato universale. Perchè non lo sostiene? “Perchè è solo una bandierina ideologica della destra. Noi non possiamo decidere per altri Paesi dove è ammessa e lecita la maternità surrogata. Ed è per questo che condivido pienamente l’appello della Rete No Gpa: perchè sollecita gli organismi internazionali a prendere una posizione. Come è stato per la violenza contro la donne con la Convenzione di Istanbul. Quella della destra è una proposta pasticciata dal punto di vista giuridico. Mentre se restiamo nel solco della nostra giurisprudenza troviamo la strada maestra: una legge sulle adozioni rivolta sia a single che alle coppie omosessuali“. La segretaria Schlein ha una posizione molto lontana dalla sua, si è detta personalmente favorevole alla Gpa. Quale sarà la posizione del Pd quindi? “Bisogna discuterne, aprire un confronto magari in Direzione. La segretaria Schlein ha detto di essere favorevole alla Gpa a titolo personale e si è impegnata con tutti noi a fare una discussione sul tema. Sono certa che manterrà l’impegno, non ho dubbi che il confronto arriverà e spero che si faccia quanto prima”.

La soddisfazione del centrodestra per i primi passi della legge

Dal centrodestra, invece, si plaude ai primi passi del decreto. “Apprezzo molto il fatto che alla Camera si stia procedendo all’approvazione di una legge per l’utero in affitto come reato universale. È una scelta morale che il Parlamento dovrebbe votare all’unanimità. Sfruttare il corpo di donne che, per disperazione, vendono i propri bambini è una pratica spregevole che va contrastata in ogni parte del mondo. Peraltro, a volte, intorno a questa pratica, già di per sé inumana, si celano aspetti di razzismo, con società che mettono sul mercato ovociti di donne di un paese per impiantarli nell’utero di donne di altri paesi, dando così la possibilità agli ‘acquirenti’ di scegliere le caratteristiche fisiche del bambino che compreranno”, dichiara il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Fi). “Il turismo oltre confine per affittare l’utero e ingannare la legge italiana non può più essere tollerato. Così come non può essere più tollerato sfruttare chi versa in stato di difficoltà per poterne mercificare il corpo, approfittando di leggi più morbide previste in altri Stati”, aggiunge la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. “L’approvazione, in Commissione Giustizia alla Camera, dell’emendamento della maggioranza che classifica la maternità surrogata come reato universale, prevedendo la punibilità dei soli cittadini italiani anche nel caso sia commesso all’estero, è una pagina di buona etica e di reale civiltà”, è il parere del deputato della Lega, Davide Bellomo, componente della Commissione Giustizia.

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