Schlein contestata a Bologna dalla piazza sindacale: “Vattene”. Botta e risposta tra Landini e Foti
Non ha fatto la ‘ola’ la piazza convocata dai sindacati a Bologna quando si è presentata Elly Schlein. In una piazza con 30mila partecipanti, stando ai numeri ufficiali diramati dalla questura, la segretaria del Pd ha sfilato con le rappresentanze. Ma ma non sono mancati momenti di tensione quando, dalle prime file della piazza, si sono alzate voci di contestazione all’indirizzo della stessa esponente dem, non gradita in quel contesto. “Via la politica dalla piazza”. Qualcun altro ha strillato “vattene”. Nel fantastico mondo di Elly forse non era previsto. Chissà se il tour nelle fabbriche che da giugno è intenzionata a fare le renderà meno lontana dalla piazza operaia che non la riconosce come a lei affine.
Lavoro, manifestazione a Bologna: mugugni in piazza per Schlein
La segretaria del Pd ha comunque sfilato a Bologna alla manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil. Una manifestazione contro un dl lavoro che mette in tasca gli italiani più fragili soldi in più, con un taglio del cuneo fiscale, è francamente un fuor d’opera. La leader dem aveva annunciato nei giorni scorsi alla Leopolda di Firenze una sua scappata a Bologna. Oggi ha abbracciato il segretario della Cgil Maurizio Landini sotto al palco di piazza Maggiore. Ed è lì che sono partiti i mugugni. L’operazione simpatia con indosso la t-shirt della Fiom con su scritto: “La lotta paga sempre”, non ha funzionato al meglio. La base sindacale non è tutta dalla parte della Schlein, nonostante i baci e gli abbracci con Landini. Quanto ai discorsi, sono quelli triti e ritriti: “Questa piazza dice che la propaganda non ci serve – scandisce il segretario della Cgil-: ci siamo stancati sia delle propagande sia di chi pensa di trasformare palazzo Chigi in Beautiful”. Stucchevole almeno quanto quel che segue: “Diciamo con forza non solo che non ci piacciono alcuni punti del dl lavoro che il governo ha messo in campo; ma è il disegno complessivo che non serve al nostro paese. E’ proprio sbagliata la politica economica e sociale del governo”, conclude Landini che fa uno scivolone.
Foti a Landini: “Il governo ha il consenso che voi sindacati avete perso”
“Noi siamo la maggioranza del Paese che lo tengono in piedi e non ci fermeremo fino a quando non avremo ottenuto un risultato”. Una dichiarazione iperbolica e velleitaria che il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, gli fa subito rimangiare: “Il segretario della Cgil Landini afferma che il governo non avrebbe consenso a differenza del sindacato. Voglio dire a Landini che l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha il consenso di tutti quei lavoratori che il sindacato non ha più”. Prima bordata. E poi fa notare che il governo è al lavoro proprio sui temi cruciali che la piazza invoca: “Fratelli d’Italia e l’esecutivo stanno mettendo in campo tutta una serie di misure per dare più soldi in busta paga ai lavoratori e per ridurre il precariato. Dov’era il sindacato in questi decenni? – incalza Foti- Abbiamo ridotto il cuneo fiscale fino al 7% e intendiamo proseguire su questa strada. In democrazia è legittimo manifestare e protestare: ma temo che la Cgil con questo paventato sciopero voglia coprire i decenni di assenze e mancanze verso i lavoratori”.