Ossessionato dalla escort il cliente si trasforma in stalker: arrestato mentre la cerca armato di coltello

9 Mag 2023 12:49 - di Greta Paolucci
stalker

Se non fossero intervenuti i carabinieri del posto a evitare il peggio, le attenzioni ossessive con cui un 65enne di Carrara tormentava una giovane escort di 25 anni rischiavano seriamente di degenerare e lasciare spazio a uno di quei tanti epiloghi che la cronaca rimanda ormai quotidianamente… Infatti, dopo la denuncia per atti persecutori che la vittima ha presentato in caserma, il livello di guardia e le misure messe in campi dai militari dell’Arma hanno evitato la tragedia e fatto uscire da un incubo la ragazza, risolvendo il caso su incombeva un epilogo tragico, fortunatamente sventato. Non per niente, i carabinieri hanno arrestato lo stalker mentre stava cercando la 25enne in tutti i posti da lei frequentati abitualmente, armato di coltello a serramanico…

Carrara, stalker 65enne perseguita una giovane escort e si mette a cercarla armato di coltello

La vicenda è un classico da manuale: un 65enne della zona di Pietrasanta (Lucca) si era invaghito di una escort conosciuta su un sito di incontri. Solo che l’amore non era corrisposto, e per questo l’uomo ha continuato ad usufruire delle prestazioni professionali della ragazza, quando in realtà voleva ottenere da lei molto di più. A lungo andare, infatti, quella conoscenza è diventata assillante e molesta. Fino alla denuncia per stalking che la vittima ha presentato ai carabinieri di Carrara al comando del maggiore Cristiano Marella. L’uomo era arrivato al punto da pretendere che la ragazza si tenesse alla larga dagli altri clienti per incontrare soltanto lui. Non solo: era solito andare su tutte le furie quando saltava un appuntamento. E soprattutto non l’ha lasciata in pace nemmeno quando lei ha smesso di fare la escort, nel momento in cui ha trovato un lavoro dignitoso e una relazione sentimentale stabile.

Attenzioni ossessive e disavventure misteriose: tutti i sospetti della vittima sullo stalker

La vittima ha raccontato che da quando aveva conosciuto quell’uomo, le erano capitate una serie di disavventure misteriose che l’avevano insospettita. Fra cui l’incendio dell’abitazione dove abitava a Marina di Massa e poi, qualche settimana dopo, la sparizione del telefonino cellulare che utilizzava per fissare gli appuntamenti con i clienti. Inoltre, più di una volta aveva avuto la sensazione di essere perennemente controllata, visto che il suo aguzzino si era spacciato per un uomo appartenente alle forze dell’ordine, facendole credere di poter sapere tante cose di lei e della sua vita privata. Come non bastasse poi, la 25enne ha avuto modo di sentirsi ancora più perseguitata quando ha scoperto che qualcuno stava continuando ad usare lo stesso numero che le era stato rubato, per inviare messaggi minacciosi a molti contatti memorizzati su quel telefonino. Fra i tanti, anche quello del datore di lavoro che l’aveva assunta da pochi giorni…

Una persecuzione continua alimenta le paure della giovane

Quest’ultimo, titolare di un bar della zona, negli ultimi tempi era finito nel mirino dello stalker che aveva pure scattato delle fotografie al locale per dimostrare alla vittima che aveva scoperto il posto in cui lavorava da poco. Alla fine, tutti quegli atti persecutori intrusivi e violenti, hanno destabilizzato la serenità e l’equilibrio psicologico della 25enne. E la ragazza è stata costretta a modificare le proprie abitudini di vita per la paura che quell’uomo potesse farle del male. O comunque prendersela con le altre persone a lei vicine, visto che le aveva anche fatto vedere armi e altri oggetti pericolosi in suo possesso e custoditi in casa: compreso un machete.

Lo stalker in azione, ma i carabinieri sulle sue orma sventano la tragedia

L’epilogo della vicenda, allora, risale a pochi giorni fa. Quando il 65enne, dopo l’ennesimo rifiuto categorico della ragazza a incontrarlo, ha raggiunto Carrara in auto e ha cominciato a cercarla in tutti i luoghi da lei abitualmente frequentati. Compreso il posto di lavoro e la casa del fidanzato. Minacciandola per telefono che se non si fosse fatta viva all’istante avrebbe rivelato a tutti il modo in cui arrotondava… Questa volta, però, sulle orme dello stalker c’erano i carabinieri. I quali, intuite le cattive intenzioni dell’uomo, lo stavano tenendo sotto controllo. Dunque, quasi certamente, il loro intervento è servito a salvare la vita alla ragazza.  Il 65enne, infatti, quando è stato fermato sotto l’abitazione del fidanzato della giovane, aveva addosso un coltello a serramanico con 30 centimetri di lama.

Prima dell’arresto, la perquisizione porta alla luce le armi in possesso dell’uomo e gioielli rubati alla vittima

Non solo. A casa sua i militari dell’Arma hanno trovato anche un fucile e varie munizioni illecitamente detenute. Nonché uno storditore elettrico (un dispositivo simile al taser, che emette scariche elettriche ad altissimo voltaggio. Come se non bastasse, infine, durante la perquisizione i carabinieri hanno trovato anche un portagioie con dentro alcuni gioielli della ragazza. Monili che lei riteneva fossero andati in fumo durante l’incendio che le aveva distrutto la camera da letto. Un precedente sul quale all’epoca nessuno era riuscito a fare chiarezza. Alla fine, pertanto, il 65enne è finito in manette: i carabinieri lo hanno portato in carcere con l’accusa di atti persecutori aggravati dall’uso delle armi. Nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto, poi, lo stalker si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice, che ha passato in rassegna tutti gli elementi emersi nel corso della delicatissima indagine, ha disposto la custodia cautelare in carcere.

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