Michele Merlo, un contest per giovani talenti e l’inedito “Brooklyn” per ricordare il cantautore
A due anni dalla morte, esce un inedito di Michele Merlo, il cantautore vicentino ed ex concorrente di Amici ed X Factor scomparso il 6 giugno 2021, all’età di 28 anni, a causa di una leucemia fulminante. Oltre che col brano Brooklyn, Michele sarà ricordato anche con un concorso canoro per giovani talenti emergenti, voluto dai suoi genitori e amici “per provare a dare ad altri ragazzi la possibilità di vivere di musica”.
Il concorso “Credici sempre” in ricordo di Michele Merlo
Il concorso “Credici sempre” è promosso dall’Associazione “Romantico Ribelle”. “La scelta di organizzare un concorso per cantanti emergenti – si legge in una nota dell’Associazione – è in linea con i nostri obiettivi: desideriamo, infatti, non solo ricordare e far conoscere Michele e la sua musica, ma anche provare a dare ad altri ragazzi la possibilità di vivere di musica”. Il contest si rivolge ai maggiorenni che non abbiano in essere un contratto discografico. Per partecipare c’è tempo fino alle 20 del 30 maggio. Il regolamento completo si trova sul blog dell’associazione.
La volontà di genitori e amici: “Dare ad altri ragazzi la possibilità di vivere di musica”
Due i circuiti cui si può aderire: circuito “inedito” e circuito “cover”. La finale si terrà il 10 giugno a Jesolo, in provincia di Venezia. In quella occasione verranno premiati sia la migliore cover di uno dei pezzi in italiano incisi da Michele Merlo sia il miglior inedito. Entrambi i brani, poi, saranno prodotti e pubblicati da una vera casa discografica.
Esce l’inedito “Brooklyn” scritto insieme a Gazzelle
Il singolo Brooklyn, co-scritto insieme a Flavio Bruno Pardini (in arte, Gazzelle) e prodotto presso il Take Away Studios di Modena, sarà rilasciato invece il prossimo 1° giugno, a un anno circa dal precedente Farfalle. Il brano, il primo scritto e interpretato in italiano nonostante sia rimasto inedito, esplora temi come l’amore, la perdita e i cambiamenti. Il tutto visto con gli occhi di chi ha vissuto esperienze totalizzanti che lasciano il segno. Le immagini e le metafore utilizzate creano un’atmosfera emotiva e introspettiva intensa, che spazia dalla sensazione di estrema libertà, senza regole né limiti, al sentirsi chiusi in una bolla al di fuori della quale è tutto senza misura. È così che Ponte Sisto diviene il ponte di Brooklyn, nell’immaginario di chi sogna di essere in altri luoghi e in altri tempi ma deve fare i conti con la propria realtà.