Meloni al Consiglio d’Europa. Al summit il “Registro dei danni” di guerra in Ucraina

15 Mag 2023 17:18 - di Luciana Delli Colli
meloni consiglio d'europa

Il premier Giorgia Meloni parteciperà domani al Consiglio d’Europa in programma a Reykjavik, in Islanda, Paese che ricopre la presidenza di turno. Al summit partecipano i Capi di Stato e di governo dei 46 Stati membri che compongono l’organizzazione, il cui scopo è promuovere la democrazia, i diritti umani, l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa. Alla cerimonia di apertura, oltre ai leader dei “grandi contributori”, fra i quali c’è l’Italia, interverrà anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il principale risultato che ci si attende sarà l’annuncio dell’istituzione di un “Registro dei danni” causati dall’aggressione russa in Ucraina.

Meloni al Consiglio d’Europa

Meloni arriverà alle 17 all’Harpa Concert Hall and Conference Centre. Successivamente interverrà alla sessione di apertura dei lavori, che si svolgerà tra le 17.45 e le 18.30. Dopo la foto di rito di tutti i partecipanti, il presidente del Consiglio interverrà alla tavola rotonda dedicata al “Contrasto alle sfide derivanti dai nuovi diritti umani emergenti”.

La portata storica del summit: ci sono solo tre precedenti

Il IV Vertice del Consiglio d’Europa “United around Our Values” costituisce un evento di rilevanza storica, essendovi solo 3 precedenti: Vienna 1993, Strasburgo 1997 e Varsavia 2005. Fondato il 5 maggio 1949 con la firma del Trattato di Londra da parte di 10 Paesi fondatori, tra cui l’Italia, il Consiglio d’Europa conta oggi 46 Stati membri, di cui 27 fanno parte dell’Unione europea. La Russia è stata espulsa il 16 marzo 2022 con decisione unanime del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, durante il semestre di presidenza di turno dell’Italia. Santa Sede, Stati Uniti, Canada, Giappone e Messico godono dello status d’osservatore.

Zelensky alla sessione inaugurale del vertice

Nel corso del vertice i leader riaffermeranno il loro impegno comune nei confronti dei valori fondamentali del Consiglio d’Europa per riorientare la sua missione alla luce delle nuove minacce ai diritti umani, la promozione della democrazia e la tutela dello stato di diritto, nonché per sostenere ulteriormente l’Ucraina. Momento centrale del vertice sarà la sessione inaugurale che rappresenta l’occasione per ribadire l’unità intorno ai valori democratici. Oltre a Zelensky e Meloni, vi prenderanno parte il primo ministro islandese Katrín Jakobsdóttir; il presidente francese Emmanuel Macron; il cancelliere tedesco Olaf Sholz; il premier britannico Rishi Sunak; il presidente polacco Andrzej Duda, il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen; il Segretario generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić. Seguiranno 5 tavole rotonde in contemporanea, fra le quali quella sui diritti umani cui parteciperà Meloni.

Verso l’istituzione del “Registro dei danni” provocati in Ucraina dall’aggressione russa

È però alla conclusione dei lavori e, in particolare all’istituzione del “Registro dei danni” che si guarda con particolare attenzione. Secondo quanto emerso, si tratta di un primo passo verso la creazione di un meccanismo internazionale di compensazione economica dei danni subiti dall’Ucraina che consentirà di chiamare la Russia a rispondere delle sue responsabilità, oltre che una prova concreta di assistenza a Kiev.

Cosa ci si aspetta dalla “Dichiarazione politica” finale

Al termine del Vertice verrà adottata la Dichiarazione politica incentrata sul sostegno all’azione internazionale per assicurare responsabilità per i crimini internazionali della Russia; la promozione della democrazia e dei valori e principi comuni del Consiglio d’Europa; il rafforzamento del lavoro dell’organismo per garantire la tutela dei diritti umani in settori che rappresentano sfide emergenti, come il cambiamento climatico e l’intelligenza artificiale; il rafforzamento del Consiglio d’Europa nell’architettura multilaterale europea, e nel garantire la sicurezza e la democrazia nel nostro continente. Al termine del summit, l’Islanda cederà la presidenza del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa alla Lettonia.

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