L’Anpi di Teramo in tilt: dedica una lapide a Paola Del Din, ma è ancora viva. E sbaglia pure il nome

20 Mag 2023 20:05 - di Angelica Orlandi
Anpi Paola Del Din

Tripla gaffe per l’Anpi di Teramo. Dedica una lapide a una partigiana ancora viva e sbaglia anche il nome:  scrive Paolo Del Din ma si tratta di una donna, Paola Del Din. Il sindaco di Teramo appena confermato al primo turno delle ultime amministrative,  Gianguido D’Alberto (centrosinistra) si è fatto prendere la mano. Ha deciso di dedicare in fretta e furia sotto elezioni una lapide a tutte le donne che sono morte mentre combattevano contro il fascismo. Molte di queste erano decedute in battaglia proprio durante il periodo 1943-1945.  La doppia gaffe ha dunque del clamoroso. Quella esposta dal comune  della città abruzzese in piazza del municipio con il beneplacito dell’Anpi è il primo monumento dedicato a un martire vivo. Anzi, viva.

Gaffe Anpi senza precedenti: la Del Din è viva. E scrivono Paolo, anziché Paola

L’ultimo nome nella lista in memoria delle 19 donne ricordate è Paolo. Ma si  tratta di Paola Del Din,  proprio colei che il premier Meloni ha citato nella sua lettera sul 25 aprile. E, spiega Il Fatto Quotidiano, quella “martire vivente” apre anche un caso legale, e qui siamo nella terza gaffe: per legge, infatti «nessun monumento, lapide o altro ricordo permanente può essere dedicato in luogo pubblico o aperto al pubblico, a persone che non siano decedute da almeno dieci anni». Partigiana in Friuli della Brigata Osoppo, “il suo coraggio le è valso una Medaglia d’oro al valor militare, che ancora oggi, quasi settant’anni dopo averla ricevuta, sfoggia sul petto con commovente orgoglio”, aveva scritto Meloni.

Paola Del Din è viva e vegeta. Soprattutto, è una donna

Insomma, Paola Del Din è viva e vegeta e il prossimo 22 agosto festeggerà il suo centesimo compleanno. I due errori grossolani sono frutto della fretta e della sciatteria. Una “martire vivente” non si è mai sentita prima d’ora. Fa ridere il “capolavoro” involontario della sinistra e dell’Anpi: capaci di  erigere il primo monumento al mondo dedicato a un martire vivente. E per di più trasformando una donna in un uomo. Le polemiche e gli sfottò non mancano. Paola Del Din avrà reagito toccando ferro…

 

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