Hollywood in sciopero dopo 15 anni: il nodo è lo streaming. Stop a film e serie tv: autori sul piede di guerra
All’ultimo minuto salta l’accordo con gli Studios, e Hollywood scende in piazza dopo quasi due decenni di tregua armata. Scrittori di film e serie sul piede di guerra nell’era dello streaming: la controversia sui compensi è giunta al culmine nella serata di ieri, quando i leader della Writers Guild of America (Wga) hanno invitato i loro membri a organizzare il primo sciopero di Hollywood in 15 anni. Migliaia di componenti della Wga sono pronti a scendere in campo a Los Angeles, New York, e altre città, dopo che il sindacato non è stato in grado di raggiungere e siglare un accordo dell’ultimo minuto con i principali studi su un nuovo contratto triennale per sostituire quello scaduto lunedì notte.
Hollywood in sciopero dopo 15 anni: il nodo è lo streaming
Gli scrittori cercano una fetta più ampia della torta dello streaming che ha trasformato radicalmente il business televisivo. Così, hanno votato con un margine storico a favore – 98% contro 2% – per dire sì allo sciopero richiesto dai loro leader se non fossero riusciti a raggiungere un accordo su un nuovo contratto cinematografico e televisivo a nome di 11.500 membri. Dunque adesso lo sciopero, che potrebbe durare settimane o mesi, dovrebbe fermare gran parte della produzione televisiva e cinematografica a livello nazionale. E riverberarsi in tutta la California meridionale, dove le case di scena, i ristoratori, i fioristi e molti altri, dipendono fortemente dall’economia dell’intrattenimento.
All’ultimo minuto salta l’accordo con gli Studios per il rinnovo del contratto
Una vicenda contrattuale, e le relative polemiche che gli ruotano intorno, che peserà e non poco. Specie in considerazione del fatto che il precedente sciopero degli scrittori nel 2007 ha sconvolto l’industria, ed è durato 100 giorni. Conti estemporanei alla mano, infatti, lo sciopero significherà infatti anche perdite temporanee di posti di lavoro. E arriva in un momento difficile per la regione di Los Angeles, dove molte aziende stanno ancora tentando di riprendersi dagli effetti della pandemia. Mentre i principali datori di lavoro stanno tagliando i libri paga. Gli studi di Hollywood hanno licenziato migliaia di lavoratori, contestualmente al fatto che gli investitori di Wall Street li punivano per le perdite legate alle loro attività di streaming.
Scrittori di film e serie sul piede di guerra
Non a caso, anche prima che i negoziati tra la Wga e l’Alliance of Motion Picture and Television Producers iniziassero il 20 marzo, molti a Hollywood credevano che uno sciopero fosse inevitabile perché le parti erano troppo distanti su questioni chiave, anche quando la scadenza del contratto incombeva. Infatti, sebbene lo streaming sia stato un vantaggio per la televisione, ha ribaltato il modo in cui gli scrittori vengono compensati. Gli scrittori, dunque, affermano di lavorare più ore per una paga inferiore. E di non poter più fare affidamento su un flusso costante di reddito residuo, che ottenevano ai tempi delle trasmissioni televisive. Tempi in cui gli spettacoli vivevano per anni nelle repliche sindacate o nella casa un tempo redditizia del mercato audiovisivo.