Calcio, striscione choc nel Casertano: foto di Anna Frank con la maglia del Napoli
La foto di Anna Frank con la maglia del Napoli e uno striscione, lettere a vernice nera a comporre la scritta: «Tu sei napoletana, noi no!». È quanto apparso nella notte a Mondragone, località del litorale domizio in provincia di Caserta, in piazza Mario Liberato Conte. Il gesto, tanto choc quanto sciocco, rappresenta la risposta a due striscioni affissi nei giorni scorsi nella piazza, uno con la scritta “Mondragone è tutta azzurra” e l’altro con la scritta “Fatevene una ragione“. Che cosa dire? È di tutta evidenza che iniziative del genere, per altro già viste in alcuni stadi italiani ed europei, non hanno nulla a che fare con lo sport o con il tifo e neppure vanno caricate di significato politico.
È accaduto a Mondragone
È il delirio di menti malate (e vigliacche), capaci però di sfruttare momenti di particolare partecipazione per certificare la propria demenza. Ha fatto perciò bene il sindaco del centro domiziano, Francesco Lavanga, che dallo scorso anno guida un’amministrazione civica, a stigmatizzare l’accaduto, parlando di «gesto ignobile da parte di sconsiderati». Un gesto, ha rimarcato, che ha macchiato «la stupenda e ordinata festa di ieri per la vittoria matematica del campionato di calcio di Serie A da parte del Napoli».
Il sindaco: «Ignobile usare l’immagine di Anna Frank per insultare»
Lavanga ha duramente censurato l’utilizzo del volto di Anna Frank, vittima delle barbarie nazista durante la Seconda guerra mondiale, «al fine di deridere, in maniera assurda e spregevole, i tifosi napoletani. Tale insensato gesto va condannato senza se e senza ma». Il primo cittadino della città rivierasca ha anche fatto sapere di aver «provveduto per quanto di mia competenza ad attivare tutte le procedure amministrative del caso». In più, ha lanciato un appello pubblico rivolto a chiunque possa fornire elementi utili per l’individuazione dei responsabili, di comunicarli alle forze dell’ordine. «In qualità di primo cittadino – ha concluso Lavanga – chiedo scusa alle vittime dell’Olocausto e ai tifosi tutti. Mondragone non è questa, è ben altro».
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