Ucraina: dopo la telefonata tra Zelensky e Xi, Mosca frena. «Non rinunciamo ai nostri obiettivi»

27 Apr 2023 13:36 - di Redazione
Ucraina

La reazione di Mosca alla notizia della telefonata intercorsa tra il leader ucraino Volodymyr Zelensky e quello cinese Xi Jinping non sembra improntata a particolare entusiasmo. A differenza dell’interesse registrato nelle cancellerie occidentali, Washington compresa, l’aria che si respira al Cremlino sembra impregnata di irrimediabile scetticismo. Il portavoce russo Dmitry Peskov (nella foto) pur premettendo che «la Russia accoglie con favore qualsiasi evento che possa avvicinare il raggiungimento della pace in Ucraina», si è poi riferito al «raggiungimento degli obiettivi di quella che definisce l’operazione militare speciale».

Peskov: «In Ucraina la Russia raggiungerà gli obiettivi stabiliti»

È difficile non cogliere la carica di ambiguità contenuta in queste parole. Soprattutto se vi aggiungiamo quelle consegnate ai giornalisti nell’incontro con la stampa a proposito del recente colloquio a Mosca tra Putin e lo stesso Jinping. «In quell’occasione – ha sottolineato Peskov – Xi non parlò del ritorno ai confini del 1991». Una chiara allusione al tema dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Diversa, invece, la “lettura” che dà Pechino del colloquio tra Xi Jinping e  Zelensky. In una dichiarazione ripresa dalla Cgtn, il ministro degli Esteri Qin Gang ha infatti parlato di «passo importante da parte della Cina per promuovere una soluzione politica alla crisi in Ucraina». Il capo della diplomazia cinese ha insistito sulla «posizione» del suo governo rispetto al conflitto: «Sollecitare i colloqui di pace».

Il ministro degli Esteri cinese: «Noi pronti a lavorare con tutti»

Secondo Qin, intervenuto a Xi’an a margine di una riunione con i ministri degli Esteri dei Paesi dell’Asia centrale, «lo sviluppo della crisi ucraina fino a questo punto» ha un «background storico profondo e ragioni pratiche complesse». Ragione per cui, «l’unico modo per risolvere conflitti complicati è la soluzione politica». La Repubblica cinese e i Paesi dell’Asia centrale, ha sottolineato, «condividono opinioni e posizioni simili sulla crisi ucraina». E Pechino, ha assicurato Qin, è «pronta a lavorare con tutte le parti internazionali per promuovere il più ampio consenso possibile per una soluzione della crisi ucraina».

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